15.5.12

Fusione fredda di mezza primavera a Pisa

Pomeriggio di maggio dedicato alla weird science, quello che oggi ho passato alla stanza 131 dell'INFN di Pisa, nel complesso dell'ex-Marzotto, Dipartimento di Fisica. Era in programma, infatti, una presentazione doppia di Yogi Srivastava e Francesco Celani, argomento di ambedue le prolusioni la fusione fredda e lo stato delle ricerche in questo ambito. 

Fusione-fredda
Buffo come il nome di questa immagine sia "fusione fredda", e l'immagine sia uno spaccato di ITER...

Aula piena, tanto che io, arrivato come sempre con i classici 10 minuti di ritardo, mi son dovuto accomodare vicino alla porta d'ingresso, seduto in terra. La posizione non mi ha penalizzato piu' di tanto per quel che riguarda il seguire la giornata, e mi ha addirittura permesso di ricevere una botta di nostalgia e madeleines a' la' Proust che non avevo messo in conto prima: a un certo punto, guardando fuori dalla porta aperta, ho incocciato lo sguardo del mio co-relatore di vent'anni fa, fisico teorico, che -rendetevi conto di come sono strano io- supportava la tesi d'un biologo molto sui generis.

[Professor Moruzzi, sono stato davvero contento di averlo visto in forma e addirittura piu' tonico di quando, nel lontanissimo 1993, mi inquisiva sui risultati sperimentali della mia tesi. Sono altrettanto dispiaciuto di non averlo potuto salutare. Sara' per la prossima volta, lo prometto!]

So said (but also "so sad", visto che tutto questo mi ricorda che mi son laureato quasi vent'anni fa...), Srivastava e' partito con una presentazione che dove lavoro io chiamiamo "alla d'ago", per la quantita' di slides (credo fosse un numero maggiore di settanta), e di formule in ciascuna slide (una media di dieci formule -e no: non scherzo- a slide), assolutamente incomprensibile e non seguibile da nessuno che fosse normale (e l'aula era PIENA di fisici!), con l'unica dia sulla quale tutta la stanza s'e' ritrovata d'accordo che elencava i 4 "segni" d'una reazione nucleare (gamma rays, neutroni, trasmutazione e produzione di calore). Il simpatico indiano ha iniziato in italiano, per switchare presto nel classico e godibile inglese di New Delhi. Personalmente ho trovato assai strane alcune affermazioni "classiche" del personaggio (che e' assolutamente contro la fusione "calda", che secondo lui nemmeno avviene nelle stelle (???!!!!!)), e la parte delle trasmutazioni causate da fulmini e temporali mi ha basito -e non sono stato l'unico, viste le feroci domande e considerazioni successive sull'argomento). Anyhow, diciamo che il personaggio e' un teorico eterodosso con solide basi, e che s'incazza dimolto se gli si fan domande in topic e basate sulla fisica "standard". Infatti, al termine della sua presentazione s'e' inalberato almeno tre volte per tre domande differenti :-)

Giudizio complessivo: fumino, prolisso al limite della sopportazione e a tratti indisponente, preparato e tutto sommato godibile.

Finita la graticola per Srivastava, Celani s'e' impossessato della platea e ci ha stordito con lo spettacolo replicato gia' sia a Roma che a Ginevra. Potrei dire subito: "due gran coglioni", che in pratica riassume compiutamente la storia, ma vado -sono masochista, forse?- oltre. Celani ci ha fatto la pedissequa storia degli esperimenti sulla fusione fredda dal 1989 ad oggi.  Bene, la cosa che disturba in soggetti del genere e' che ti dicono parte della verita', e glissano sulle cose fondamentali, come ad esempio che nessuno degli esperimenti che lui ha citato ha ottenuto i 4 "segni" di reazione nucleare citati dieci minuti prima da Srivastava.

O il racconto di una sua prova, con risultati eccezionali, interrotta per sfiga maxima da lui stesso che "inciampa nel filo" e rompe -irreparabilmente- il setup. A France': col cazzo che ci credo... E spero che nessuno, nella stanza, c'abbia creduto.

L'altra cosa che fa incazzare di Celani e' il discorso del complotto che tira sempre fuori, mai direttamente, ma ammiccando per mezz'ora. Eccheccazzo! Abbia almeno il coraggio di dire in maniera diretta quel che pensa, no? 

Secondo la sua ricostruzione, c'e' gente che e' stata assassinata dalle sette sorelle per evitare che la grandissima scoperta della fusione fredda tagliasse per sempre i profitti dei petrolieri, e la NASA ha tenuto segreta per quasi vent'anni una ricerca che proverebbe -secondo Celani senza ombra di dubbio, per molti altri col cazzo, si parva licet- inequivocabilmente l'eccesso di calore in reazioni deuterio-palladio.

[Ma qua ho gia' perso sette ottavi dei miei lettori, e se fossi un blogger serio introdurrei un po' di tettecculi per rialzare l'interesse. Visto che non lo sono, continuo per vedere di scoraggiare pure l'ottavo residuale.]

Ora, se un bischero come me fa notare a Celani che la ricerca NASA e' cosi' segreta che un settantenne (con tutto il rispetto per i settantenni, sia chiaro!) riesce a trovarla con Google, beh, vuol dire che la segretezza proprio non c'e'.

E siccome sono assolutamente consapevole di come NASA fa ricerca e pubblica le sue Technical Notes, tendo a credere che almeno per questo aspetto Celani abbia sparato cazzate. E allora, mi dispiace, ma non posso proprio escludere che non siano state sparate cazzate ulteriori.

Bene: il pomeriggio s'e' chiuso con molti fisici che se ne sono andati prima della fine, e con uno scontro al coltello tra Franchini e Srivastava. Che a mio avviso andava evitato, soprattutto da parte di Franchini. Cui dico molto francamente che in queste situazioni lui e' perdente: chi ha l'onore del palco ha sempre in mano il pallino del gioco, detta i tempi e ti puo' interrompere a suo piacimento. Oltre ad esser visto con un occhio di riguardo da parte del chairman. E Srivastava ha potuto rincoglionire la platea con risposte di quasi dieci minuti a domande del tipo: "ma quanta energia porta secondo te un elettrone in un fulmine?". Insomma: piu' o meno la teoria della montagna di merda rivisitata per un ambiente scientifico.

A me e' rimasta la sensazione che se esiste un fenomeno inspiegabile in questi esperimenti, esso e' quasi certamente chimico. E che -per fortuna, a mio modestissimo avviso- non avremo energia gratis. Almeno fintanto che non ce la daranno i grigi/gli alieni (mi sia concessa una digressione, a 'sto punto: correte in edicola e comperate il numero 4 di "Nirvana", poi mi rammentate).

 

Barney

 

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