Un paio di doverose premesse, prima della recensione del film:
- ho visto la pellicola al Circolo del Cinema, senza spendere un Euro;
- Non vi venga in mente di spendere un centesimo per andarlo a vedere altrimenti non son servito a nulla io col mio sagrifizio.
Vado quindi a solleticare la curiosita' delle masse raccontando trama, sinossi, sottintesi e morale implicita dell'opera prima -forse- del Carneade Tagliavini.
Vent'anni fa, una famiglia felice (padre, madre e due gemelle di sei-sette anni) sono in un bosco molto luminoso per un pic-nic m'immagino domenicale. L'aria e tersa e serena, l'atmosfera gioviale, e i genitori mandano le figlie a giocare prima del pranzo al sacco. Da notare che nessun personaggio pare avere pensato al pranzo stesso, ma questo particolare risultera' assolutamente insignificante rispetto al resto del mazzo. Bene, le gemelline giocano a nascondino, una si nasconde e l'altra conta. Nel frattempo si vede una giovane coppia che corre a perdifiato e con gran rumore nel bosco, inseguita da un figuro in una specie di muta da sub, maschera NBC e assurda pistola spara-dardi in mano. La velocita' del tricheco mascherato e' pari a quello d'una betoniera carica di cemento, i ragazzi corron come leprotti. Ma ovviamente lo scuba diver li raggiunge, li centra da un par di cento metri con due dardi pieni di roba verde sparati da una pistola tipo quelle da paintball, e li incapretta a testa in giu'. Tutto questo vicino a una gemellina che s'accorge di tutto solo all'ultimo, inizia a scappare e incontra la sorella. La prima bimbetta, per colmo di sfiga, mette un piedino su una trappola da conigli e rimane inchiodata al suolo. In tutto il casino i genitori non si fan vedere (saranno sordi? Saranno stronzi? Mah, spariscono e nessuno li rivedra' mai piu'), e la sorella non intrappolata si immola per salvare la gemella.
Si scopre che l'assassino era un serial killer, il chirurgo, che era uso estrarre organi dalle sue vittime senza -diciamo- curarsi troppo della anestesia. Il killer si impicca qualche tempo dopo, braccato dalla polizia.
Flashforward, e siamo ai nostri giorni. La sopravvissuta zoppica sempre, e' una giornalista di inchiesta e viene costretta ad accettare un incarico che la vede impegnata, assieme al suo fido cameraman che pare Pirlo sputato (innamorato cotto della donna e non corrisposto, ma non credo ci fosse bisogno di dirlo) a filmare il backstage di un film porno d'autore (che e' come dire "canzone melodica sanremese impegnata", o "parallele convergenti", o una roba che contraddice se stessa, insomma). La location e' -vedi te i casi della vita?- la villa nella tenuta in cui la sorella della protagonista e' morta anni prima. Ovviamente dopo un giorno di convivenza forzata tra improbabili pornostar, amanti del fetish e dilettanti allo sbaraglio (e zero scene di sesso, cosa che perdurera' sino al termine della pellicola) il chirurgo si rifa' vivo, e per farsi vivo fa morti due dei dilettanti pornoattori.
Mistero su come il serial killer possa essere resuscitato, mistero su trasformazioni a cazzo di cane di morti in zombi e poi di nuovo in morti, immediato il sospetto dello spettatore sopravvissuto sin li' che si posa sul Rocco Siffredi della situazione, un boro palestrato con coda di capelli lunga fino al culo che -bada un po' che strano!- scompare sempre quando appare il killer. Killer che veste proprio come quello originale, maschera NBC compresa. E corre come un paracarro sgonfio, esattamente come il predecessore. Ma raggiunge sempre le sue vittime, fossero anche atleti del triathlon.
Vabbe', la faccio breve: il chirurgo originale aveva dei figli, che han pensato bene di tramandare ai posteri le abilita' artigiane di famiglia. Estrazioni di cuori a mani nude, taglio di tutti gli arti e altre amenita' varie ci accompagnano al finale telefonato, che non merita nemmeno d'essere raccontato da tanto fa schifo al majale (di cui peraltro non si butta via nulla, esattamente come vien fatto delle vittime dei nuovi chirurghi).
Sono pero' in debito dell'unica battuta passabile di questo aborto cinematografico, e cerco di passarvela in modo intellegibile: la giornalista e il suo cameraman ritornano trafelati in villa, urlando che hanno visto il chirurgo nella serra. Un dilettante del gruppo e' un rumeno (un sacrificabile che stiantera' tra i primi, ma chi legge Rat-Man gia' lo sapeva), il quale tra lo sconcerto generale si alza e dice con accento di Kiev:
"No, scusa. Ma se tu avere visto lui in serra, no e' chirurgo: e' giardiniere!"
(l'accento era in effetti piu' russo che rumeno, mah...).
Giudizio sintetico: potessi campare cent'anni ancora, difficilmente potrei assistere a un troiaio peggio di 'sta roba qua. "Cagata pazzesca" e' forse la sintesi migliore.
Alla domanda: "ma chi cazzo te lo ha fatto fare, di rimanere in sala fino alla fine?" cerco di dare una risposta da qualche giorno, ma credo sia che le poltroncine eran veramente comode.
Barney
13 commenti:
Beh, all'ignoranza di chi scrive non ce mai limite, e di coglioni che si credono critici il web è pieno: si vede che qui' l'unica cagata pazzesca è la mediocrità del tuo scrivere e vedere le cose: io il film l'ho noleggiato e mi son divertito, poi i gusti sono gusti, ma indubbiamente il tuo giudizio è quello di uno stitico invidioso che non sa esprimersi e si vede che di cinema non ci capisce un cazzo.
Vergognati
Accidenti, che male che m'ha fatto la tua culata sullo scarpone! Che rumore di segatura sputata fuori dalle fauci rosicanti!
Dai, accetta una critica spassionata e sincera, come io posso accettare il fatto che a te sia piaciuto: non capisco come sia possibile, ma lo accetto. E t'assicuro che sono stato tra i pochi a rimaner seduto in sala; molti altri se ne sono usciti ben prima del the end.
Barney
Occazzo, m'era sfuggito l'incipit lanciato con pestaggio di merda di segugio irlandese:
"Beh, all'ignoranza di chi scrive non ce mai limite"
Anche all'ignoranza di chi commenta non c'e' limite, vedo...
barney
Ahahah, le critiche son altra cosa, la tua è peggio dell'ignoranza, e purtroppo internet è zeppo di bifolchi che dietro la "democrazia" del libero scrivere si sentono liberi e legittimati di scrivere qualsiasi cosa: io accetto che Bloodline non possa piacere, ma non posso sopportare chi con arroganza e strafottenza scrive offendendo.
Ecco perchè dico che tu sei un emerito coglione, e hai molto da imparare sul vivere sociale.
E ribadisco, vergognati, poi fatti i seghini autocompiaciuti che vuoi sui miei due post, tanto sempre ignmorante e imbecille rimani.
Senti: non e' una colpa essere parente del regista/essere il regista/pensare di capire qualcosa di cinema perche' sai apprezzare "Bloodline".
A me quel "film" ha fatto cagare. Punto.
E siccome non sono parente del regista/non sono il regista/nessuno mi paga per scriverne bene, dico quello che penso, come in genere faccio.
Sei il regista? Ti rode che il film faccia cagare? Peccato, bimbo, m'importaunasega. Per adesso sono libero di dire quello che mi passa per la testa, e giudicare da solo se un film merita o meno d'esser visto.
Tu sei libero di ritenerti un asso della cinematografia degli ultimi tre decenni, a me sembri un castoro che sta cercando in rete ogni post che parla di "Bloodline" per vedere come se ne parla. Toh, eccoti qua:
"alusche replied to the topic Bloodline in the forum Horror 3 mesi, 3 settimane fa
Film mnolto divertente, un “Armata delle Tenebre” italiano, che ha il pregio di non annoiare e di non prendersi sul serio, senza cadere nel demenziale anzi, tecnicamente ben realizzato."
TECNICAMENTE ben realizzato? Ma stai a scherza'?
"Armata delle tenebre" italiana? Cazzo, scrivo a Sam Raimi per dirgli che lo stai diffamando!
Ma dai, molla il fiasco e il morso da vampiro, per favore...
Barney
Ahahahaha, minchione, sei più malato di me, ahahahah, sei proprio un pischello dall'uccello corto.
Coglioncello presuntuoso, se leggi bene quello che ho scritto, anche a me non importa una sega che a dei pischelli rozzi come te il film non piaccia, quello chemi sta sui coglioni è che ti credi nella tua libertà del tuo blog del cazzo di scrivere quello che vuoi e che nessuno abbia il diritto di replicarti: a te Bloodline ha fatto cagare? A me e tante altre persone no, ma non è questo il punto: tu non vali na sega e lo si capisce da come vomiti le tue sentenze.
Ahahahah, scrivi a Sam, magari diventate amici, ahahahah coglione!
[penso che implementero' un filtro anti - bimbiminkia]
Senti, bimbominkia: accetti che il film faccia cagare qualcuno, o tutti devono adorare il nuovo Raimi italiano?
Se a tanta gGente e' piaciuto, son contento per loro. A me -e sospettoa quelli che se ne sono andati PRIMA della fine- e' sembrato una puttanata.
Chiusa li', altrimenti sei tu che ti spari una serie di rasponi da paura: sospetto d'essere l'unico cretino che ti caga anche di striscio.
[hint per bimbiminkia del cazzo: qua sopra puoi cuttare sporco e farmi dire che sono un cretino]
Barney
@Alusche: scusa, bimbominkia, ma i "commenti contro di me" non li cancello MAI.
Cancello quelli dei coglioni matricolati e dei bimbiminkia, come diciamo i tuoi -cosi' ci capiamo-.
Lascio qua sotto ad imperitura memoria il tuo ultimissimo capolavoro del cazzo:
"Ahahahahah minchione, non hai neanche le palle di lasciare i commenti che ti criticano, minchione minchione minchione!"
Non mi sembra tutto quel granche', e francamente come flamer fai cacare a spruzzo peggio di "Bloodline".
Quindi, amici come prima e senza rancore.
Barney
Barney, michione, ancora non sei annegato nella tua merda digitale?
Cazzo, caro il mio Tagliavini o suo fratello, o Alusche o chi cazzo sei (per quel che puo' contare): sbattere la faccia contro la dura realta' e' doloroso, vedo. E il dolore non passa...
B.
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