Ieri sera Mrs. Panofsky arriva in camera lanciandomi l'ultimo numero di "D", il settimanale "femminile" di Repubblica, e mi chiede se so qualcosa della chirurgia plastica vaginale. Le mie conoscenze si fermano al titolo del libro di qualche anno fa della Littizzetto, "Rivergination", che m'immagino abbia a che fare con l'argomento. Vado quindi curiosissimo a leggere l'articolo-inchiesta che copre tre pagine e mezzo del settimanale.
E' un pezzo scritto da una giornalista che per caso s'e' trovata dentro al nuovo e rutilante mondo di questa branca della medicina estetica. I numeri, intanto, sono significativi e in costante crescita sia negli USA (patria di qualsiasi vaccata uno si possa immaginare), sia in UK (patria di qualsiasi imitazione di vaccata USA). L'incremento percentuale da un anno al successivo e' dell'ordine del 70%, e il mercato "vale" oggi qualche milione di dollari l'anno. Ancora poco, ma con questi tassi di crescita si prevede di arrivare alle centinaia di milioni in meno di dieci anni. Un business, tanto che nell'articolo si racconta del medico USA che pubblicizza la sua attivita' assai redditizia con la foto della sua nuova, fiammante Porsche.
Ma di che cosa stiamo parlando, di grazia?
Beh, accanto al rivergination abbiamo la labioplastica, il rimodellamento/ringiovanimento vaginale, la parziale esposizione del clitoride, e la risistemazione del perineo. Tutto fatto sulla base di nessuna necessita' medica, ma solo su richiesta delle pazienti che si sentono "esteticamente non a posto" proprio li'. Soprattutto oggi che la depilazione "alla brasiliana" va per la maggiore. E se non avete idea di cosa sia la depilaziona alla brasiliana, sappiate che si tratta di roba -come dire?- un po' drastica, rispetto al numero di peli rimanenti sul pube...
Una delle cose divertenti (a parlarne da uomo, sia chiaro) della questione e' che non esiste alcuna "scuola medica" che insegni la labioplastica (per i leghisti: stiamo parlando di piccole e grandi labbra, non dei canotti che contornano la boccuccia della Minetti) o il rivergination. Il suggerimento dei "guru" della materia e' impratichirsi con un cadavere (in effetti a trovarlo sarebbe un'ottima scuola guida...), oppure fare i primi interventi su povere sessantenni che dal rifacimento del naso, al pompaggio delle tette, al tiraggio degli zigomi passano allegre ma consce della loro eta' al ringiovanimento vaginale. Tanto, se l'inesperto chirurgo sbaglia, che cosa puo' protestare, la sessantenne?
Ora, qualcuno pensera' che 'sta roba non arrivera' mai in Italia, soprattutto ora che c'e' la crisi e via andare di luoghi comuni. Errore: i centri medico estetici che offrono il pacchetto completo anche dalle nostre parti sono innumerevoli, tutti millantano interventi in day hospital (ma allora non fanno un cazz, nulla, la' sotto!), tutti ovviamente usano il laser (fa taaaanto figo usare il laser!), tutti sparano cifre di migliaia di Euro per ciascuno dei trattamenti, con sconti a pacchetto se tu, bella signora che stai leggendo le nostre tariffe, decidi per il trattamento completo. E attenzione a cercare siti, perche' abbondano -giuro!!!- foto prima-dopo il trattamento che nulla hanno da invidiare a un trattato anatomico da Medicina e Chirurgia (niente di pornografico ne' di vagamente erotico, lo dico per gli uomini).
Aspetto comunque trepidante l'offerta speculare per noi maschietti: ricostruzione prepuziale, trimming testicolare, alesaggio e corsa del pistone e via andare.
Siamo macchine imperfette, alla fine...
Barney
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