No, il titolo e' sicuramente misleading (e secondo una legge sociologica del Web 2.0 garantira' 100 visite a questa pagina, perche' voi non sapete nulla di bondage, ma loro la' fuori si), ma il contenuto del post e' assolutamente non pornografico.
Sono di ritorno da una giornata di convegno-conferenza-aria fritta, che ha visto due soli momenti interessanti, anzi tre. Il primo attimo decente e' stato il welcome coffee, che avevo adocchiato ieri sul programma esser previsto per ben quarantacinque minuti. Bene, sono arrivato puntuale e il welcome coffee (succhi, caffe', the, pasticcieria fine e mignon salati in abbondanza) e' durato quasi un'ora.
Il secondo momento buono e' stato il lunch, delle 14,45. Che a quell'ora e' buono anche il cartone grigliato... E invece era tutto decente -vino compreso, incredibile- a parte la panna cotta finale, da 5 scarso.
Il terzo momento e' invece quello che ha ispirato il titolo. E' avvenuto che mi stavo appisolando, dopo innumerevoli e inutili sproloqui, tavole rotonde, presentazioni powerpoint che dire "facevano schifo al maiale" e' un insulto al maiale... insomma ero sull'orlo del coma quando -alle 13,20- e' stato richiamato un giovanotto, saltato nei giri precedenti, che doveva presentare in 5 minuti l'azienda per la quale lavora. L'azienda e' Altran. Un gruppone mondiale che solo in Italia ha un duemila dipendenti (meglio: "Consulenti"), e che a detta loro: "...è partner di innovazione e acceleratore di performance", qualsiasi cosa cio' significhi. Per le persone normali: Altran fa body rental, "affitta" giovani e brillanti laureati a multinazionali varie, facendosi pagare 100 e dando 10 al giovane.
Ma questo e' business, baby, e non c'entra nulla con quello che seguira'.
Allora, tornando a stamani, il giovane brillante e piacente ha attaccato la sua presentazione Powerpoint (che non faceva schifo al maiale: faceva schifo all'intera fattoria, da quanto non si leggeva una cippa, i colori erano sbagliati, lo sfondo era osceno e il contenuto inesistente) e a un certo punto mi sono svegliato del tutto. Si, perche' il ragazzo presentava (in italiano, eh?) l'offering della sua azienda, che -ho scoperto immediatamente- era tailored sul cliente, perche' c'era un committment preciso. Poi il giovine ha parlato di harness, e quella era l'unica parola inglese che c'entrasse un minimo con il contesto (era una roba per aziende aerospaziali), per ritornare immediatamente all'offering dell'inizio, e chiudere i suoi cinque minuti di notorieta' bullandosi d'aver visualizzato solo tre slides. Oramai partecipe di cio' che mi succedeva attorno, e curioso di vedere gli sviluppi successivi, ho preso posto una decina di file piu' avanti, in tempo per assistere alla successiva presentazione. Di un tizio che e' partito incazzato come un picchio che lo facevano parlare dopo l'ambulanza e la banda, e quindi non avrebbe avuto tempo di spiegare le magnifiche sorti e progressive che secondo lui andavano a toccare alle aziende del settore aerospaziale (lui che lavora in tutt'altro settore, ma quando si e' tuttologi questi particolari ci fanno una sega...). Poi, sbollita lievemente la rabbia, il tizio ha pestato sui pedali come Bartali in salita, ed e' stato un crescendo rossiniano di matching, scouting, clusters, brokerage, implementazioni e altre piccolezze sputate con astio e livore verso il pubblico ammutolito da cotale speech senza senso ne' utilita'.
Finito lo show, e' toccato ad un rappresentante di un ente pubblico chiudere l'evento tirando le fila dei discorsi fatti sin li. Il poveraccio era obiettivamente in doppia difficolta': prima di tutto era arrivato -al mattino- ben dopo l'inizio delle danze e quindi s'era perso (??!!!) parecchio, poi dava l'impressione di sapere dell'argomento di cui doveva parlare piu' o meno quanto ne so io di pesca d'altura. E allora, cosa poteva fare il poveraccio alle 14 spaccate, se non bombardare il pubblico oramai agonizzante con sferzate di daylife (?!!), human being (!!!!!), skill, summer session schools e via andare?
E cosa rimaneva da fare a me, se non maledire il giorno in cui non avevo pensato a preparare il giorno prima delle cartelle del bingo con le parole-fuffa al posto dei numeri? La prossima volta le avro' nello zaino, e' una certezza.
Barney
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