2.12.04

Tasse e Tagli

E così la montagna, dopo una gestazione di tre anni ed un travaglio che definire travagliato pare eufemistico -oltre che tautologico- ha partorito il topolino.

Sappiamo, adesso, che nel 2005, se ci va bene -parlo di noi mortali che guadagnamo meno di 50.000 Euro l'anno- avremo dai 5 ai 60 Euro in più al mese per darci alla pazza gioia: due brioches, una pizza in famiglia, un paio di pacchetti di sigarette. Un bengodi, insomma.

Senza considerare la ricaduta, sulle nostre tasche, delle conseguenze di questa riduzione: aumenti delle tariffe pubbliche (trasporti, bolli, canoni), aumenti delle imposte locali, riduzione dei servizi e conseguente ricorso massiccio alle prestazioni dei privati, con prevedibili ulteriori aumenti (it's business, man...).

Il 2005 sarà anno di elezioni, e la Casa delle Libertà (CdL) doveva far qualcosa per evitare che le previsioni dei sondaggi, ogni giorno più cupe, si trasformassero in triste realtà.

E allora, via il creativo (anzi, il cVeativo) per eccellenza, il rag. Giulio Tremonti -che da quando non è più ministro appare quasi simpatico- rimane il problema della copertura. Che, tradotto per il comune lettore della Gazzetta dello Sport, significa semplicemente ricavare i denari necessari per la diminuzione delle tasse.
Ma -attenzione!- siamo in Italia, e quindi la copertura risulta virtuale quanto l'agente Smith (cfr. "Matrix"): si va dal posticipo di incasso delle ultime due rate del condono edilizio (ipotizzando tra l'altro che il ricavo sia pari a sette volte l'incassato ad oggi...), all'anticipo del versamento delle imposte 2005 per banche ed assicurazioni. Una roba che se uno si mette a leggersela, pensa che Siniscalco abbia incontrato il pusher di Miccichè e si sia fatto un paio di giri sulla neve colombiana della miglior qualità, o -in alternativa- che Sky si sia comperata anche i diritti del TG Parlamento.

E invece è tutto più o meno vero, per quanto può essere vero un provvedimento fiscale che vien modificato in tempo reale da riunioni carbonare, cene di lavoro con cantante incluso, vertici di maggioranza e gabinetti consiliari vari.

In tutto questo Barnum mediatico, la sinistra come sempre latita. Pare centrato lo sfottò della iena Lucci che ieri sera domandava a chiunque incontrasse della Sinistra come progettavano di farsi del male in futuro, e se la coalizione -dopo "Ulivo", "Uniti per l'Ulivo", "GAD", "FED", "Alleanza"- avesse intenzione di chiamarsi Sgnauuo, Boingg, Spraatz e simili. Addiritura i geni dell'opposizione son riusciti a non far niente per evitare che passasse l'ennesimo messaggio in bottigila per undicenni teledipendenti emanato dalla CdL, ossia che il recente sciopero sia stato fatto "contro le tasse". Tale simpatico assunto ha permeato -e per la verita' permea- sia le dichiarazioni del Bondi o dello Schifani di turno (e ci si puo' anche stare), ma le mie orecchie l'han sentito ribadire ben due volte nei titoli del GR1, la mattina presto e la sera tardi.

Ma lasciamo stare anche questo, e passiamo alla controproposta dello Sgnauuo-Ulivo-GAD.

Dopo giorni di latitanza ecco finalmente ieri Prodi che propone qualcosa di sinistra (bastava anche "qualcosa", tanto per far vedere che il centrosinistra non e' ancora sepolto...): tassiamo il capital gain al 20%. E in piu', mettiamo una bella una tantum sui capitali rientrati collo scudo fiscale dai paradisi esteri.
Ganzo!
Io sottoscrivo in pieno, ma che ci voleva a dirlo DUE MESI FA? C'e' voluto il bolognese di ritorno da Bruxelles, per pensare 'sta roba qua?
E la prossima proposta, quando hanno intenzione di farla, i nostri amici? Ferragosto? Natale 2005?

Un consiglio spassionato all'opposizione: guardatevi le proposte di Sbilanciamoci! (http://www.sbilanciamoci.org). Molte sono più che ragionevoli. E' una buona base di partenza.

Buona lettura.