28.2.11

Damn, science! | Indexed

Scommetto che Scilipoti NON e' d'accordo.

Barney

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Questo (e altri come lui) lo paghiamo noi

E' sempre quel cialtrone di Mimmo Scilipoti. Oggi segnalato per questa delirante interrogazione parlamentare sulle scie chimiche. La quindicesima sull'argomento che i nostri parlamentari si son sentiti in dovere di fare. Assieme alle altre sulla discriminazione dell'omeopatia come metodo di cura scientifico, o sulla cura Di Bella.

Aspetto trepidante qualche senatore che prende cappello sui metodi inumani di cattura dei draghi dei Carpazi; nel frattempo inizio le pratiche per diventare apolide.

 

 

Barney

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25.2.11

Pegasus Mail

Uscita la versione 4.61 di Pegasus Mail. Il client di posta che uso ininterrottamente dal 1864, strettamente rispondente alle RFC, non facile ma iperflessibile, trasportabile da un PC all'altro con un paio di click. E Neozelandese.

Provatelo: e' gratis e si merita una chance.

Barney

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19.2.11

Cause degne (??!!!) che costano poco

Di cause più o meno importanti ce n'è una in giro adesso, che sicuramente sarà sfuggita a quasi tutti. Ma siccome costa niente, e non coinvolge bimbi o ex tossicodipendenti, o donne o negri, o poveri, o gay, o altra categoria minoritaria a scelta, beh... ci si può investire quei dieci secondi che non cambiano la vita di nessuno, men che meno la vostra.

Si tratta di aiutare Nathan a comperarsi i diritti di Firefly.

 

 

 

Buio in sala, vedo, eh?

Bene, andiamo a spiegare di che si tratta. Firefly è stata una serie televisiva di fantascienza, dei primi anni 2000. Fu interrotta dai produttori dopo il primo anno, per mancanza di pubblico, non dopo averla chiusa con un film, Serenity. Anche il film non l'ha visto quasi nessuno, ma chi l'ha fatto ne è rimasto favorevolmente colpito (un eufemismo per dire: c'è rimasto secco per quanto gli è piaciuto).

Manca Nathan. Che sarebbe Nathan Fillion, ovvero l'attore che impersonava il protagonista principale in Firefly. Ecco, Fillion ha dichiarato questa cosa qua, in una intervista a un giornaletto USA in occasione della riproposizione del serial via cavo. In due giorni sono venuti fuori -c'era da dubitarne?- un sito che si chiama "help Nathan buy Firefly" ma tutto attaccato, e l'immancabile pagGina FaceBook.

Ora sapete tutto quel che c'e' da sapere. Se volete, potete cliccare sul link che rimanda alla pagina di facebook, e poi cliccare su "mi piace".

Grazie, non solo a nome di Nathan, ma anche di tutti quelli che sperano davvero che in un futuro non troppo lontano ci sia la seconda serie di Firefly.

 

Barney

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17.2.11

Evergreen signs

Questo l'avevo fatto mettere sulla porta del laboratorio laser (avevamo un laser molto potente, tempo fa al lavoro...):

E' molto bella la reiterazione della "punizione" per coloro che passano il primo round. A quanto pare, non e' prevista la sopravvivenza al secondo proiettile.

 

 

Barney.

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Sign o' the times

:-)

 

 

Barney

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16.2.11

Prepararsi all'apocalisse (ovvero: manuale minimo per sopravvivere al crepuscolo dei berlusconidi)

Molti (troppi) ingenui sono convinti che si stia avvicinando il giorno in cui ci leveremo dai coglioni (politicamente parlando, sia chiaro) Silvio Berlusconi.

Purtroppo questi stessi inguaribili ottimisti fanno un clamoroso errore di valutazione, e soprattutto pensano che il problema possa risolversi per via -diciamo così- giudiziaria. Io sono molto meno ottimista, e tendo addirittura al nero più nero quando mi chiedo quale proposta politica sta avanzando in questo momento l'opposizione di sinistra, quale fantastico piano d'azione stiano elaborando Bersani, Bindi e compagnia cantante (ma anche Vendola, eh? E Renzi...).

Sono, soprattutto, pessimista quando assisto a un qualsiasi dibattito o comizio in cui ci sia uno dei fidi scudieri di Silvio a difendere l'indifendibile. Perchè l'arma dialettica attualmente in uso è una e una sola, e la possiamo chiamare -con il suo teorizzatore, il blogger Peppe Crusciani- crucianesimo comunicativo. Il nome del blogger fa il verso a Giuseppe Cruciani, conduttore de "La Zanzara", talk show radiofonico in onda su Radio24 dal lunedì al venerdì dalle 18.30 sino alle 21.00.

La tecnica è articolata e adattabile a ogni circostanza con un minimo di buona volontà, e si può sintetizzare nell'adagio "tutti merde, nessuna merda". La parte fondamentale, che tutti hanno sperimentato inconsciamente guardando qualsiasi trasmissione "politica" alla tv, è il processo di minimizzazione. Minimizzare sempre quello che fa colui che devi difendere (nel nostro caso S.B.): si tratti di rapina a mano armata, stupro, abigeato, truffa, furto di mele o genocidio, risulterà sempre una quisquilia, una pinzillacchera, una cazzatella non degna della vostra attenzione.

Peppe Crusciani ci fa molti esempi di tecniche di minimizzazione, tra le quali la minimization by exaggeration esemplificata ad usum teste di granito con questo schemino qui:

La Minimization by Exaggeration si compone di due fasi.

1) Negare X dicendo, Mbah, in questo caso non c'entra niente X / non è vero che X.
("Mbah, in questo caso non c'entra niente il gatto che ha mangiato troppo, non è vero che ha mangiato troppo").

2) Rivoltare by Exaggeration: Estremizzare il più possibile X e ipotizzare che sia vera la X estremizzata.
("Oppure vogliamo dire che il gatto ha ingurgitato tutto il mondo, qualsiasi alimento presente sulla faccia della Terra?").

Ricapitolando.
Ascoltatore: il gatto ha mangiato troppo.
Minimization by Exggeration: Mbah, in questo caso non c'entra niente il gatto che ha mangiato troppo, non è vero che ha mangiato troppo. Oppure vogliamo dire che il gatto ha ingurgitato tutto il mondo, qualsiasi alimento presente sulla faccia della Terra?

Come vedete X è comodamente annullata. Sì, insomma, non nel mondo reale, dove resta vera. Ma nel mio mondo certamente è demolita.

(da Peppe Crusciani blog, cit.)

Altra possibilità è l'uso della Minimization by straw man fallacy, così spiegata:

La straw man fallacy consiste nel presentare (e confutare) la versione indebolita o modificata dell'opinione altrui. Vi traduco dalla pagina in inglese di Wikipedia:

La straw man fallacy si verifica con il seguente schema:

1) La persona A, ha una posizione che chiamiamo X;
2) Una persona B (spesso io) ignora volutamente certi punti fondamentali di X, trasformando X in Y (che è una versione superficiale e non reale della posizione originaria X);
3) La persona B (sempre io), attacca o denigra la posizione Y, concludendo che X è falsa o incorretta.

(da Peppe Crusciani blog, cit.)

Sembrano seghe mentali, vero? Ecco, purtroppo è tutto vero. E il vantaggio di ascoltare la radio e non guardare la tv è che la radio (come canta Finardi) ti permette di continuare a pensare, e a scoprire la tecnica di Cruciani in due balletti.

Chi è invece aduso a farsi lobotomizzare da ore ed ore al giorno di scatola delle cazzate non riuscirebbe a sgamare il Cruciani per quel che è. La prova l'avete in questo eccezionale reperto video, quattro minuti e qualcosa tratti da "Agorà" (programma che non ho idea di dove si trasmetta) del 10 febbraio scorso.

 

 

 

Si parla ovviamente del caso-Ruby. Lo spezzone inizia con Cruciani che, al secondo 25, afferma apoditticamente che la sua interlocutrice vorrebbe la scomparsa della prostituzione. Si sente in sottofondo la signora che cerca di ribattere ("Assolutamente no!"), ma Beppe va avanti con la sua teoria, infarcendo le idee che secondo lui sono della signora con "Vabe'..." "E' un'ambizione possibile, ma...", e inequivocabili gesti e scuotimenti del testone sapientemente spettinato. La povera donna cerca di sfuggire al diluvio di parole e ripete decine di volte il suo "Assolutamente NO, scusi..." con toni pacati e quasi divertiti. Finalmente al secondo 44 la donna riesce ad arginare Cruciani e inizia a spiegarsi da sola. Cruciani allora spara la sua minimization by exaggeration bomb: "No, perche' mica tutte le donne italiane si prostituiscono, eh?". Il "Non buttiamola in caciara" della poveraccia rimane lettera morta, perche' il buon Beppe da lì in avanti non fa che sparare una stronzata più grande dell'altra, in un crescendo Rossiniano che alla fine sembra rincoglionisca pure lui.

Cruciani in tv non va spessissimo. Ma i professionisti della tecnica del mandarla in vacca sono tanti: da Belpietro a Ghedini, a molti leghisti, all'ultimo esempio di androide da ospitata del PdL: il lavoro in pelle che risponde al nome di Anna Maria Bernini.

Come si può osservare, l'androide Bernini si distingue da un Nexus 6 perche' ogni tanto quest'ultimo modello sbatte gli occhi.

Quindi, per sintetizzare: casco in testa, mani sul manubrio e fari accesi anche di giorno. In questo modo dovreste essere abbastanza al riparo dalle minimizzazioni erbafasciste dei PdLlini da sbarco; ancora meglio se spegnete la tv.


Barney

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13.2.11

Mai piu' senza: Il Favoloso mondo di Nicole

Nicolina MInetti esordisce come (scusate il termine) opinionista su "Affari Italiani". La rubrica della fidanzata di SImone Giancola si fa beffe di un famoso film francese che -a naso- e' l'unico visto dalla Minetti al cinema nel quinquennio scorso.

Auguri a chi ha il fegato di leggere l'intervento...

Barney

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12.2.11

Io dico che basta davvero

Domani e' il giorno dell'"Iodicobasta", delle donne indignate e protestanti, dei cartelli e delle manifestazioni. E' il giorno della rivendicazione della dignità femminile che ha ricevuto il colpo di grazia in queste ultime settimane. E' -chiaramente- il giorno anti nano pelato, la domenica in cui si chiedera' con maggior forza a Silvio di togliersi due o tremila chilometri dai coglioni. Nelle piazze italiane, dalle 15,30 in avanti, si snoderanno cortei e si sbandiereranno virginali reggiseni di pizzo, a reclamare rispetto da un lato e dimissioni dall'altro.

Ecco, a me 'ste cose iniziano a sembrare -come dire?- non solo inutili, ma addirittura controproducenti. Per un milione di motivi, tra i quali (vado a caso):

  • il fatto che i partecipanti saranno sempre meno di quelli sperati,
  • che -senza alcun dubbio- ci saranno delle bandiere col Che a garrire splendide nell'umido pomeriggio di febbraio,
  • che in molti scandiranno slogan in cui Silvio viene mandato a raddrizzar le banane col cuBo,

e via così.

Tutti questi argomenti, e mille altri, saranno immediatamente utilizzati dai (rotfl) giornalisti embedded ai reparti della Celere: i Minchiolini, i Belpietro, i Littorio Feltri, i Cicciopotamo Ferrara... Tutto il Barnum che a destra chiamano "informazione" domani avra' solo da infiocchettare un poco la merda che arrivera' bell'e fumante in redazione. Per servire all'ora di cena la verita' ai cervelli dello Stivale: manifestazione fiacca contro il nostro Presidente del Consiglio, bandiere comuniste, insulti, donne vestite come cubiste che protestavano contro cubiste professioniste.

In sintesi: l'ennesimo autogol dell'opposizione di sinistra, cui io pero' vorrei partecipare in anteprima, mostrando qua i cartelli che domani NON portero' in giro per la mia città.

Eccoli:

e

 

Dopo aver detto "basta!" attraverso i cartelli, chiudiamo i'rricreativo e principiamo i'ccurturale, va'.

 

Barney

 

 

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11.2.11

He got game

La superiorità in termini di spettacolo, pathos, giustizia del basket nei confronti dello sport per stronzi (cioe', il calcio) è talmente lampante che non ci sarebbe nemmen bisogno di scriverci sopra.

Ma ieri c'è stata l'ennesima sfida tra Lakers e Celtics, a Boston. Ebbene: in quella partita Ray Allen ha stabilito il nuovo record all time per punti segnati da tre. Ray è un ragazzo che ha una vaghissima speranza di esser conosciuto anche da chi ama lo sport per stronzi, perchè ha recitato nel ruolo di protagonista nel film di Spike Lee che da il titolo a questo post. Ma che lo scrivo a fare? L'avremo visto in cento, quel film...

Beh, torniamo alla partita di ieri: a metà del secondo quarto i Lakers sono sotto di tredici. Perdono palla, i verdi vanno in contropiede... e Ray schiaccia il +15 per i Celtics. Ora, nello sport per stronzi la partita sarebbe finita qui.

Ieri invece i Lakers erano sopra i Celtics già cinque minuti e mezzo dopo. E rimontando un punto alla volta. Un'azione alla volta. Stupendo. Ecco la sintesi della partita: guardate almeno l'abbraccio tra Kobe e Ray, a fine partita, e le due clip sul momento in cui Allen ha battuto il record. Molto americano, ma molto bello. E gran bella partita giocata dalle due squadre piu' anziane dell'intera NBA: ma la classe -quando c'è- non invecchia.

 

Barney

 

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UNA RISPOSTA DAL BASSO – Sanremo, si vota su Facebook con OpenSanremo, gratis e senza possibilità di brogli « Solleviamoci’s Weblog

Estigranquaatsii, direi.

La notizia che tutti stavamo aspettando, quella che ti gira una giornata da "depressione totale" a "suicidio per autosoffocamento": al prossimo Festival di Sanremo gli aficionados potranno esprimere le loro preferenze attraverso Facebook!!!

Si, stavo proprio in attesa di una roba del genere...

E siccome e' una roba meritevole, quasi quanto le magliette per cuccare di Simone Giancola (ask Nicole, or Sara), e' giusto che la gGente sappia il nome dei geni che ci stan dietro.

Eccoli qua, i tapyni, che si presentano da soli:

"OpenSanremo è un progetto di Giulio De Luise e Pancrazio Auteri, fondatori di Busk.fm, nato da un'idea di Francesco Sullo, quasi per gioco, durante un UpStart drink romano nel 2010. Il design e la grafica di OpenSanremo sono di Giovanna Kuro Rucci."

Cosa minchia sara' mai un UpStart drink, non voglio nemmeno saperlo. D'altra parte, chiederlo a uno che si chiama Pancrazio vuol dire volersi male...
Consiglierei infine a Giovannina di cambiare nick, che "Kuro" fa tanto "culo", e di questi tempi poi la gente pensa male.

Barney

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9.2.11

Estratto di Corona (da "Strategie Evolutive")

Il libro (??!!!) di Fabrizio Corona e' uscito.

Ecco, prima di comperarlo forse e' bene diate un'occhiata a quello che ha scritto Davide Mana qua. Davide ha un solo difetto: e' troppo buono. La parola "cesso", ad esempio, mi pare non esca mai nella presentazione dell'opera letterario del paparazzo. Io non avrei resistito, e avrei virato al pesante dopo la quarta riga. Ma tant'e'...

Vi lascio alla lettura del brano linkato sopra, non prima pero' di avervi ammannito l'orrenda copertina del (mi scusi Gutemberg) libro:

 

Barney

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Produttività

Marcegaglia, Calderoli e altre bestie leghiste (Emma è chiaramente esclusa dalla categoria "bestie", che però ricomprende Tiziana Maiolo di FLI, per le sue dichiarazioni aberranti di oggi) ci stanno frangendo i maroni da un paio di giorni sulla non opportunità, per il paese, di festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia con una bella festa in cui non si lavora. Giorno prescelto: il 17 marzo prossimo.

Si festeggi la ricorrenza, dice la Marcegaglia, ma nelle fabbriche. Altrimenti crollerebbe la produttività. Poi, aggiunge la presidentessa di Confindustria, sicuramente i furbetti approfitterebbero per un bel ponte (il 17 marzo cade di giovedì), e proprio ora che siamo in ripresa questo non si può fare.

A me 'sta gente sembra davvero pazza: quest'anno il lavoratore vede ridurre a quasi zero le festività, che -maledizione!- cadono in gran numero nei fine settimana, e la Marcegaglia ci viene a raccontare che per UN GIORNO si ferie si blocca la produzione? Ridicola, veramente. Con i leghisti che le vanno dietro solo perchè a loro fa schifo l'Italia, figurarsi la festa per l'unità del nord con il sud...

In tutto questo, Page e Brin hanno oggi dimostrato come si può veramente ammazzare la produttività non di uno Stato, ma dell'intero globo terracqueo. Ecco, infatti, come si presentava la home page di Google di oggi:

Il motivo per cui si poteva comandare un sottomarino (a naso direi che era il Nautilus) è evidenziato nella finestra di ricerca.

 

 

Barney

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7.2.11

Niùeig, ossia: l'influsso delle culture basse sulla mistica occidentale del ventunesimo secolo

Tutto e' cominciato qualche mese fa, quando sull'asfalto del posteggio delle biciclette alla stazione e' apparsa questa misteriosa ed inquietante frase qua:

Figura 1: Ask Kant (Eva, chiaramente)

La prima cosa che ho pensato e' stata: manca un punto interrogativo! Poi, subito dopo, ho iniziato a pensare sovrappensiero a "Diobolik", e al probabile typo nel quale il maldestro writer era incappato: DiAbolik, diavolo! Non DiObolik!
Il passo successivo e' stato pensare a qualche forma creativa di bestemmia, poi la cosa s'e' fermata li', nel senso che ho continuato a vedere la scritta, ma senza interrogarmi piu' di tanto sul suo significato.
Fintanto che una mattina non ho visto il muro del sottopasso vicino al posteggio delle bici completamente riempito da scritte vergate dalla stessa mano di "Diobolik".
Eccole qua:

Figura 2: l'omino non c'entra

 

Figura 3: Entra in campo anche Tolkien con gli elfi, fan sempre la loro porca figura

 

Figura 4: Zio padre ce lo vogliamo mettere? E mettiamocelo!

 

Figura 5: Un tocco di magic alla fine, e la pillola va giu'

Ecco, la carrellata e' finita. Mi manca solo da precisare, come da contratto, che non sono stato io a scrivere quella roba la'. No: nemmeno l'omino di figura 2, che io lo faccio dimolto meglio!

 

Barney

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Aggiornamenti di stato

Dal paese del Bunga-bunga ricevo e giro i seguenti aggiornamenti (tutti veri):
  • Luca Risso dice che ha sposato Karima (alias Ruby) giovedì scorso negli USA, a Miami. A riprova porta due biglietti aerei.
  • Karima pare che quel giorno fosse in Italia, ma che volete che sia? Avrà mandato un'altra "coloradina": e chi se ne è accorto?
  • Simone Giancola dichiara a "Novella 2000": "Non sapevo che Nicole fosse fidanzata con Berlusconi. Ma non la lascio".
Il resto, nel prossimo numero di "Astounding Science Fiction".


Barney

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5.2.11

NASA - LRO Could Have Given Apollo 14 Crew Another Majestic View

Il Lunar Reconnaissance Orbiter fotografa di nuovo il sito di atterraggio dell'Apollo 14. Per la gioia di chi non crede ancora che l'uomo sia stato sulla Luna.

Barney

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4.2.11

Lost Highways - Immanuel Kant – Kritik der Urteilskraft

Kant piegato al vil servizio del Komunismo per pigliare un po' per il cuBo Silvio.

Scrisse Lenzi Simone, Kant Immanuel detto' le basi.
Anche musicali, forse. Ma quella e' un'altra storia.

Barney

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3.2.11

This domain name has been seized by ICE - Homeland Security Investigations

Rojadirecta.org "ownato" dal DoJ.

Ora, caro DoJ, non so se si commette reato a dire che invece i contenuti del .org sono raggiungibili al .es o al .me. Nel dubbio di poter fare qualcosa che in qualche modo puo' offendere il DoJ, non lo scrivero'.

Rimane la quasi certezza che si tratti di una stupidaggine mostruosa, per non dire una cazzata sesquipedale; ma anche questo l'ho solo pensato.

Barney

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Ipotesi egiziane | Kelebek Blog

Miguel Martinez e' tra le cose migliori da leggere quando succede qualcosa in Medio Oriente.
E' messicano, Miguel. Ma di certe cose ne capisce molto piu' di certi "giornalisti" che impestano la cartaccia italiota.

Barney

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W1N

 

Hint for dummies: L33T

 

 

Barney

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1.2.11

La risposta

Bersani: "Silvio, ho letto la roba che hai spedito al Corriere, e..."

Silvio: "Si, Pigigi? E..."

Bersani: "No, penso sblindo con Obluraschi"

Silvio: "Eeeehhh?"

Bersani:

"P U P P A!"

 

 

Colonna sonora fuori syncrono, ma in tema col titolo:

 

 

Barney

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Lost in translation

Silvio ha mandato ieri una letterina a Babbo Natal al DIrettore del Corriere della Sera. Secondo me s'è un pò trattenuto, e non ha detto esattamente quello che pensava. Ho quindi provato ad interpretare la lettera, cercando di entrare nel cervello di Berlusconi almeno per una decina di minuti. Ecco il risultato:

 

Cosa ha scritto Berlusconi Cosa voleva dire in realtà
Gentile direttore, Grandissimo bastardone,
il suo giornale ha meritoriamente rilanciato la discussione sul debito pubblico mostruoso che ci ritroviamo sulle spalle da molti anni, sul suo costo oneroso in termini di interessi annuali a carico dello Stato e sull’ostacolo che questo gravame pone sulla via della crescita economica del Paese. toh, qualcuno s'è azzardato a ricordare a tutti gli italiani che il debito pubblico nazionale è il secondo al mondo. Come si permette, eh? Chi cazzo ha avuto quest' idea balzana?
Sono d’accordo con le conclusioni di Dario Di Vico, esposte domenica in un testo analitico molto apprezzabile che parte dalle due proposte di imposta patrimoniale, diversamente articolate, firmate il 22 dicembre e il 26 gennaio da Giuliano Amato e da Pellegrino Capaldo. Mi tocca dare ragione a Di Vico, non perché dica quel che dico io, ma semplicemente perché sbugiarda Amato e Capaldo, i due maledetti comunisti che hanno osato parlare di patrimoniale! Ma diobòno: e io che cazzo l'avrei fatto a fare, lo scudo fiscale, eh? Mi dica lei, caro Pallette!!
Vorrei brevemente spiegare perché il no del governo e mio va al di là di una semplice preferenza negativa, «preferirei di no», ed esprime invece una irriducibile avversione strategica a quello strumento fiscale, in senso tecnico-finanziario e in senso politico. Adesso mi tocca giustificare il mio "no" che ovviamente non è solo mio, ma viene condiviso da quella manica di nominati che mi sono permesso di fare eleggere in Parlamento. Ora, porca puttana, devo riempire mezza pagina di fuffa cercando di farla sembrare roba seria. Via, o vediamo cosa si riesce a fare!
Prima di tutto, se l’alternativa fosse tra un prelievo doloroso e una tantum sulla ricchezza privata e una poco credibile azione antidebito da «formichine», un gradualismo pigro e minimalista nei tagli alla spesa pubblica improduttiva e altri pannicelli caldi, staremmo veramente messi male. Toh, cominciamo a pigliarvi subito per il culo. Siccome siamo messi di merda, mi tocca negare per estremizzazione. E' la tecnica della minimizzazione per esagerazione, e funziona sempre. Dicendo che "staremmo veramente messi male" vi faccio venire in mente che non possiamo essere così nella merda, no? E quindi stiamo messi se non benissimo, almeno benino. Sarò bravo, a pigliarvi per il culo? Eh? Dimmi te!
Ma non è così. Leggete il labiale: Col cazzo che non è così.
Ve l'ho spiegato qua sopra, no? E' esattamente così!
Ma mi diverto troppo a prendervi per il culo...
L’alternativa è tra una «botta secca», ingiusta e inefficace sul lungo termine, e perciò deprimente per ogni prospettiva di investimento e di intrapresa privata, e la più grande «frustata» al cavallo dell’economia che la storia italiana ricordi. Qua si vede che sono un genio della comunicazione, eh? Chi di voi, nella mia situazione, avrebbe osato parlare di "botta secca"? Su, alzate le meni, bischeri! Eh, nessuno, vero? Sono un GENIO assoluto.
E il prosieguo? La "frustata" al cavallo? A parte i doppi sensi sadomaso, c'è qualcuno che capisce di cosa si può trattare? La "frustata" all'economia... Non vi accorgete che vi sto vendendo parole vuote? Per adesso vado benissimo!  
Il debito è una percentuale sul prodotto interno lordo, sulla nostra capacità di produrre ricchezza. Ecco. Qua inizio a friggere aria. Dico banalità come: "se piove ci bagniamo", e ve le condisco di saggezza tranquilla. Prendete ed assimilate: "se piove, ALLORA ci bagniamo". Profondo, no?
Se questa capacità è asfittica o comunque insufficiente, quella percentuale di debito diventa ingombrante a dismisura. Debbo continuare sullo stesso registro, adesso tiro fuori "se piove veramente tanto, è probabile che ci bagniamo parecchio", e voi ve la segnate come una roba fantastica, che nessuno v'ha mai detto. Ma ci sono qua io, Papi Silvio!
Ma se riusciamo a portare la crescita oltre il tre-quattro per cento in cinque anni, e i mercati capiscono che quella è la strada imboccata dall’Italia, Paese ancora assai forte, Paese esportatore, Paese che ha una grande riserva di energia, di capitali, di intelligenza e di lavoro a partire dal suo Mezzogiorno e non solo nel suo Nord europeo e altamente competitivo, l’aggressione vincente al debito e al suo costo annuale diventa, da subito, l’innesco di un lungo ciclo virtuoso. Sono un genio!
L'ho già detto? Beh, tocca ripetermi. Dopo avervi ammannito di trite banalità e di puttanate assurde, chiudo il capitolo-cazzate con una giocata da maestro della prestidigitazione: nell'IMPOSSIBILE caso che l'Italia cresca del tre-quattro percento nei prossimi cinque anni, allora tutto si risolvera' come per magia! Addirittura, se si verificasse questa impossibile cosa, avremo risolto pure il problema del sud! Tutto questo accadrà quando la marmotta finirà di incartare la cioccolata, ma sono certo che qualche idiota sta già dicendo in giro che siamo finalmente e definitivamente fuori dalla crisi.
Per fare questo occorre un’economia decisamente più libera, poiché questa è la frustata di cui parlo, in un Paese più stabile, meno rissoso, fiducioso e perfino innamorato di sé e del proprio futuro. Ecco la frustata: vi vendo le liberalizzazioni che NON HO FATTO in sedici anni (così tanti? Eh già... Sono in giro dal 1994. Ah, allora sono DICIASSETTE!) come cura assoluta per tutti i mali del paese. Se riesce questa, ho pronte da vendere la Fontana di Trevi e l'Isola del Giglio.
La «botta secca» è, nonostante i ragionamenti interessanti e le buone intenzioni del professor Amato e del professor Capaldo, una rinuncia statalista, culturalmente reazionaria, ad andare avanti sulla strada liberale. Quei due comunisti di Amato e Capaldo, che sono pure professori, vorrebbero incastrarmi con la "botta secca". Ah, ma io non ci casco mica, eh? Io vado avanti con la frustata al cavallo, che fa anche più Bondage e Master&Slave. Mhhhh, devo segnarmele, per i prossimi Bunga Bunga... Ma sto divagando: torniamo a noi.
La Germania lo ha fatto questo balzo liberalizzatore e riformatore, lo ha innescato paradossalmente con le riforme del socialdemocratico Gerhard Schröder, poi con il governo di unità nazionale, infine con la guida sicura e illuminata di Angela Merkel. Porca troia, mi tocca dir bene di un SOCIALISTA, ma vi rendete conto? E mi toccadir bene anche di quella cattolichetta morigerata della Angela, che io c'ho provato a farla ridere, ma lei... Diocristo: le ho fatto "Cucu'" da dietro la fontana, e lei non s'e' scomposta. Un blocco di ghiaccio. E addirittura (ADDIRITTURA!!) s'è accordata con i SOCIALISTI!!! Illuminata, l'ho chiamata? Ma che si desse fuoco!
E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la locomotiva è ripartita. Noi, specialmente dopo il varo dello storico accordo sulle relazioni sociali di Pomigliano e Mirafiori, possiamo fare altrettanto. E adesso tocca anche dire bene di quel canadese che vive in Svizzera... Ma è roba da matti! Però, devo essere sincero: Sergino è stato bravissimo a inchiappettare gli operai... Quasi quasi lo chiamo come spin doctor. Si! Ottima idea!
Non mi nascondo il problema della particolare aggressività che, per ragioni come sempre esterne alla dialettica sociale e parlamentare, affligge il sistema politico. Ooooh, finalmente posso spargere un po' di guano sui comunisti! Sono particolarmente cattivi, in questo periodo: si approfittano della mia fragilità, della situazione contingente e dei miei -come dire?-problemi extra-politici. Comunisti, insomma. Tutta colpa LORO.
Ne sono preoccupato come e più del presidente Napolitano. Quel vecchio rompicoglioni è bene che se le segni: o la smette di rompere il cazzo, o lo rottamo!
E per questo, dal momento che il segretario del Pd è stato in passato sensibile al tema delle liberalizzazioni e, nonostante qualche sua inappropriata associazione al coro strillato dei moralisti un tanto al chilo, ha la cultura pragmatica di un emiliano, propongo a Bersani di agire insieme in Parlamento, in forme da concordare, per discutere senza pregiudizi ed esclusivismi un grande piano bipartisan per la crescita dell’economia italiana; un piano del governo il cui fulcro è la riforma costituzionale dell’articolo 41, annunciata da mesi dal ministro Tremonti, e misure drastiche di allocazione sul mercato del patrimonio pubblico e di vasta defiscalizzazione a vantaggio delle imprese e dei giovani. Qui state attenti che faccio il mio numero migliore. Dopo avere raccontato stronzate, dopo avere FINALMENTE detto che siamo nella merda fino al collo, dopo aver detto che la Germania ne è uscita solo perche' destra e sinistra hanno lavorato assieme, che ti faccio? Beh, lo vedete: porgo la mano a Pigigi.
E non porgo solo la mano, no... Lo metto in condizione di essere sempre dalla parte del torto, sia che dica di si, sia che dica di no. Perchè io non ho una sega di idee su come andare avanti, ma voi credete che Pigigi ne abbia?
O bischeri...
Lo scopo indiretto ma importantissimo di un piano per la crescita fondato su una frustata al cavallo di un’economia finalmente libera è di portare all’emersione della ricchezza privata nascosta, che è parte di un patrimonio di risparmio e di operosità alla luce del quale, anche secondo le stime di Bruxelles, la nostra situazione debitoria è malignamente rappresentata da quella vistosa percentuale del 118 per cento sul Pil. Qua ritiro fuori la frustata al cavallo, che si capisca che non ho un cazzo di idee e che mi è dimolto piaciuta questa immagine ippica.
E metto giù un numerello a caso, ovviamente sottostimato, per ribadire il concetto che siamo nella merda. E che me ne sono accorto solo oggi.
Prima di mettere sui ceti medi un’imposta patrimoniale che impaurisce e paralizza, un’imposta che peraltro sotto il mio governo non si farà mai, pensiamo a uno scambio virtuoso, maggiore libertà e incentivo fiscale all’investimento contro aumento della base impositiva oggi nascosta. Via, ragazzi: abbiamo fatto poche cose, in questo governo. Una è stata lo scudo fiscale, a favore dei ricchi (non certo dei pezzenti come voi). Vi domando: ma che, ensate che siamo così coglioni da TOGLIERE I SOLDI a chi li ha, con la patrimoniale (o magari con la tassazione sulle rendite finanziarie)? Ma siete pazzi, ve lo dico io!
Se a questo aggiungiamo gli effetti positivi, di autonomia e libertà, della grande riforma federalista, si può dire che gli atteggiamenti faziosi, ma anche quelli soltanto malmostosi e scettici, possono essere sconfitti, e l’Italia può dare una scossa ai fattori negativi che gravano sul suo presente, costruendosi un pezzo di futuro. Siamo alla fine e non ho ancora tirato fuori la cazzata del federalismo. Ecco qua: mica ci vogliamo far mancare una strizzatina d'occhio a Umbertone, no?
Silvio Dio

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