31.8.12

Dare a Cesare quello che e' di Cesare

Con Mr. Fanelli ho discusso qualche volta, anche per posta elettronica, anche animatamente.

E' una persona sicuramente intelligente, sicuramente boriosa (meno di me, ma si avvicina al livello), sicuramente preparata in moltissimi campi, massimamente in quello tecnico dei protocolli di telecomunicazione in cui lavora. Spesso scrive cose interessanti, a volte spara enormi cazzate che veramente non si possono leggere. in questi ultimi casi, in genere se non resisti alla tentazione di farglielo notare e commenti la stronzata, Uriel si incazza e ti banna a vita. OK, il blog e' suo e io faccio esattamente lo stesso sul mio, quindi non c'e' alcun problema. Veramente. E no, Uriel: non credo tu sia fascista (lo dico perche' una delle chiavi di ricerca che porano qui e' "Uriel fascista").

La premessa serve per allungare il brodo, e per dire che quando chiunque (beh, chiunque... Il mostro di Marcinelle per esempio lo escludo, cosi' come Don Cantini e tutti i preti pedofili del cazzo. Ma si parlava di persone, mi pare...) fa qualcosa di notevole, non ho alcun problema a tributragli i giusti riconoscimenti. E quindi stasera vi devo segnalare un nuovo post di Uriel, e un evergreen che ho contribuito modestamente a far conoscere assai in giro.

Il post nuovo parla di costo del lavoro, competitività e investimenti privati nelle aziende italiane. E' esattamente quel che penso io, e quello che dovrebbe pensare qualsiasi persona normale, se accendesse il cervello e non si facesse preparare la pappa da Bersani-Berlusconi-i sindacati-Confindustria. 

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Nicole Minetti che mette fieno in cascina per il duro inverno della Grisi

 

L'evergreen e' ovviamente la "Teoria della Montagna di Merda", che serve sempre quando si discute con veri credenti della Chiesa dei Monaci Diacci Marmati degli Ultimi Giorni.

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Un credente che accumula sostanza organica da trasmutare in oro, o platino.

 

 

Ah, quasi dimenticavo: Uriel scrive -bene- anche romanzi e racconti di SciFi, qua in versione ebook liberamente scaricabile. Notevoli, veramente.

Barney

Nuove tendenze: di corda, di frusta e di altre manette

DISCLAIMER:

Nessun essere umano e' stato legato-imbavagliato-ammanettato-marchiato a fuoco per scrivere questo post.

 

Sembra che tutto converga verso uno sdoganamento a tutti i livelli del bdsm, nelle sue varie sfaccettature.

Abbiamo infatti il femomeno letterario dell'estate E. L. James, la tipa che ha scritto la trilogia "50 sfumature di...", in cui (mi par di capire) c'e' una tizia giovane che viene schiavizzata sessualmente da un piacente e raffinato Master. Milioni di copie vendute, quasi tutte a donne, per un bondage che mi si dice di pessima qualita'.

Abbiamo poi l'articolo di oggi su Repubblica, che racconta la storia di una coppia di Padova che ha addirittura normato contrattualmente il rapporto Master-Slave tra marito e moglie: no a zoofilia, coprofilia, marchiature a fuoco, atti che possano comportare danni fisici permanenti, si piu' o meno a tutto il resto, safeword da usare come "stop" assoluto: Mario (Monti, o Balotelli?).

Abbiamo, infine, il bel pezzo di Gramellini di ieri, che riporto qua sotto congelato per evitare che vada perduto:

Gramellinisfumature
Con la solita ironia, il giornalista della Stampa analizza i possibili motivi di questo rampante crescendo del bdsm, oramai pronto per una puntatona di "Porca a porca" con Vespa in mutandoni e catene al collo. E -tra il serio e il faceto- ipotizza che le donne siano attratte dai dominatori perche', in fondo in fondo, essi danno loro le attenzioni (perverse, in questo caso) che le signore richiedono, e confermano la desiderabilita' delle signore.

E' un'ipotesi affascinante e secondo me non esattamente campata in aria, che si sostanzia pure nel particolare momento socio economico che stiamo vivendo: molti mariti senza lavoro, o con occupazioni precarie, probabilmente hanno poco tempo da dedicare alle loro mogli, che si sentono trascurate e messe da parte. Se in questi frangenti arriva il maestro di frusta, ha buon gioco nell'affascinare la donna. E cosi' ho demolito centocinquant'anni di psicanalisi moderna in un solo paragrafo.

Mi resta solo di linkare un po' di immagini di pratiche bdsm "light", giusto per far capire soprattutto agli uomini di cosa stiamo parlando. Le donne, infatti, hanno gia' letto tutte "50 sfumature di..." :-)

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Model in elbow bondage, da Wikipedia

 

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Bondage dal tumbr di Sugar Fuji

 

Per chi volesse cimentarsi nel settore: oltre che di un partner consenziente c'e' bisogno di attrezzature, manuali e strumenti di sicurezza. Non dovrebbe essere una sorpresa scoprire che sulla rete c'e' il mondo anche in questo ambito, con possibilita' di acquisto da casa e comoda consegna a domicilio in pacchi anonimi.

Prima di chiudere, torniamo seri per un attimo, e presentiamo il lavoro di Melanie Bonajo, una fotografa che vive e opera in Olanda, e che ha realizzato anche un lavoro che si intitola -vedi te i casi della vita?- "Furniture Bondage". La serie di scatti fa parte di un progetto piu' ampio, che si intitola "All cliches are true", e viene presentato cosi' dalla fotografa:

The furniture bondage series speaks of the impossible need to create a perfect harmony with the world around us by exploring seemingly opposing elements together: a choreography of magnetic fields lingering between attachment/detachment, bonded/liberated, subject/object.

 

 

Barney

 

 

29.8.12

Soul Mates

Qua Randall Munroe ci dimostra come si puo' essere molto piu' romantici di un poeta, anche parlando scientifichese. Basta usare un po' di ironia e tanto cuore :-)

Barney

xkcd: Sketchiness

Sarebbe interessante mixare questo diagramma con il contenuto di "50 sfumature di quella roba la'"...

Barney

27.8.12

"New Commerce", ovvero: ulteriori ed inequivocabili segni della fine della civilta' occidentale

Stasera, visto che come spesso accade ho cannato il treno del rientro dal lavoro a causa di un ritardo dell'autobus (sono multimodale vero, nei miei spostamenti...), ho passato il tempo alla stazione di Pisa guardandomi in giro e prendendo appunti su un nuovo blocco note.

L'elemento di gran lunga piu' interessante della stazione s'e' rivelato una enorme, nuova "automatic vending machine", che prende tutto lo spazio prima occupato dalle cabine telefoniche, cadute in inesorabile oblio a causa dell'inarrestabile ascesa dei telefonini.

Bene, avevo una decina di minuti e allora mi son messo a guardare cosa si puo' comperare, attraverso quell'enorme distributore automatico a tre ante. E per spiegarlo pure a voi, visto che ho preso appunti, metto il disegnetto qua sotto, ricavato in bella con le mie ditone sgraziate da uno schizzo anche peggio fatto alla vole' stasera. Le voila':


Ora pero' ci vuole la legenda, altrimenti non si capisce nulla. Prima un abstract: nella parte sinistra c'era roba varia ma con prevalenza di quella "da bambini", al centro solo the freddo e a destra di tutto un po'.

Ah, il pallino blu accanto alla lettera indica UN SOLO pezzo di quella merce. Che per un distributore automatico gia' e' un dramma. Vedremo comunque che alcune cose erano presenti in piu' esemplari. Ok, non la faccio troppo lunga e vado a illustrare il contenuto della bestia.
  • A: USB keys da 2 Gb, a forma di animaletto-pupazzetto. Due tipi, ognuno presente con un solo esemplare.
  • B: pile AAA. Due blister sperduti sullo scaffale nelle posizioni indicate.
  • C: Smacchiatore monouso (era specificato a caratteri cubitali).
  • D: Podracer Sebulba LEGO Star Wars (prendeva due posti, un solo esemplare).
  • E: Action figures di Peter Pan (Walt Disney).
  • da F ad H: the freddo vario. Colori anche strani, tipo Barbera. Pero' sopra c'era scritto "The".
  • I: Spazzolino da denti. Due versioni su due file: una da bambino l'altro da bambina (Gormiti e Winx, rispettivamente).
  • L: Deodorante Uomo.
  • M: Pastiglie Digestive.
  • N: Docciaschiuma (mi pare unisex).
  • O: Salviette rinfrescanti. Una confezione spersa sul ripiano altrimenti vuoto.
  • P: kit primo soccorso, composto da UN cerotto e UNA penna emostatica da barbiere (tutto vero, che credete?). Scritta "particolarmente adatto per i bambini" di non facilissima comprensione.
  • Q: Colluttorio.
  • R: Test di gravidanza, marca "CONFERMA" (ri-giuro!), almeno 5 scatole. Merce che va via come il pane, pare.
  • S: detergente intimo "Saugella" (a tema con la merce precedente).
  • T: Gel per capelli (questo invece poco a tema...).
  • U: Shampoo (ritorna una certa logica).
  • V:Crema giorno (un esemplare).
  • X: Crema mani (un esemplare).
  • Y: Balsamo capelli (un esemplare).
  • W: Confezione di profilattici (UNA, e allora si capisce CONFERMA...).
  • Z: Forbicine per pellicine.
  • 1: Tagliaunghie.
  • 2: Detergente lenitivo intimo, stesso colore del colluttorio (??!!!).
Insomma, un fedele specchio delle priorita' della vita, in questo tragico 2012. Mancano gli strumenti per il bondage, tanto pubblicizzati da "Cinquanta sfumature di colori a caso", ma credo sia questione di giorni. E poi, a pensarci bene, il tagliaunghie...

Barney

Neil A. Armstrong  (1930 – 2012) » Archive » Statement from the Family of Neil Armstrong

Neil A. Armstrong  (1930 – 2012)
Statement from the Family of Neil Armstrong

Saturday, August 25, 2012

“We are heartbroken to share the news that Neil Armstrong has passed away following complications resulting from cardiovascular procedures.

“Neil was our loving husband, father, grandfather, brother and friend.

“Neil Armstrong was also a reluctant American hero who always believed he was just doing his job. He served his Nation proudly, as a navy fighter pilot, test pilot, and astronaut. He also found success back home in his native Ohio in business and academia, and became a community leader in Cincinnati.

“He remained an advocate of aviation and exploration throughout his life and never lost his boyhood wonder of these pursuits.

“As much as Neil cherished his privacy, he always appreciated the expressions of good will from people around the world and from all walks of life.

“While we mourn the loss of a very good man, we also celebrate his remarkable life and hope that it serves as an example to young people around the world to work hard to make their dreams come true, to be willing to explore and push the limits, and to selflessly serve a cause greater than themselves.

“For those who may ask what they can do to honor Neil, we have a simple request. Honor his example of service, accomplishment and modesty, and the next time you walk outside on a clear night and see the moon smiling down at you, think of Neil Armstrong and give him a wink.”

—–

Further information may be found at www.neilarmstronginfo.com.

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August 25, 2012 | Filed under About.

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La prossima volta che guardate la Luna, pensate a Neil Armstrong e fate l'occhiolino...

Barney

24.8.12

Ricordi di una estate

In ordine sparsissimo, quel che mi resta di questa torrida stagione:

  • Gli unici libri da leggere sono quelli che si intitolano "Cinquanta sfumature di x", con x uguale a qualche cazzo di colore a caso. Mai vista tanta uniformita' libresca in posti come piscine pubbliche, spiagge, megastore librari, chiese e moschee. E il 95% dei lettori era di sesso femminile...
  • Nei paesini sperduti dell'appennino toscoemiliano la merce piu' richiesta dalle donnine del posto sono i lumini da cimitero. Memento mori.
  • La moda di chiamare con nomi evocativi gli anticicloni caldi e' una puttanata tirata fuori da un tizio che gestisce un sito di meteorologia. Non lo nomino perche' ha gia' rotto abbastanza con Satana, Azrael e Chtuluh. E' inutile dire che la trovata ha fatto immenso piacere ai giornalisti italiani, che hanno potuto scrivere pezzi in automatico per due mesi buoni.
  • La benzina costa sempre di piu', e anche qua non credo sia necessario dire che oggi il barile di petrolio vale 95$ e spiccioli, ben al di sotto dei picchi oltre i 120$ di qualche decina di mesi fa. Inutile anche dire che la quotazione di oggi e' identica a quella di gennaio 2008.
  • Sembra non si possa vivere senza un tatuaggetto, o senza depliarsi completamente (la combo e' ovviamente giocatissima). Mi spiace, ma oltre a non piacermi esteticamente ne l'una moda ne' l'altra non ho i soldi ne' per radermi il pube, ne' per tatuarmi un dragone cinese sulla schiena. Che poi, gia' si vedono i primi sessantenni d'ambo i sessi che sfoggiano dipinti astratti che paioni gli orologi di Dali' tanto colano su pelli oramai senza tono. Prego per non trovarmi mai davanti ad un piercing capezzolare esposto su una/un settantenne...
  • "La fine e' vicina", ci dice Mario Monti. Si, grazie, ce lo segnamo... Anche se in molti lo sospettavano.

 

Tra le cose da leggere prima di rimbambire aggiungo -ad uso dei miei tre lettori- i seguenti fumetti:

  • "Blankets", di Craig Thompson. Una storia d'amore autobiografica ed adolescenziale nella fredda provincia americana, un delicatissimo romanzo di formazione disegnato con un tratto moderno ma che ricorda la linea chiara belga. Un capolavoro, veramente.
  • Tutto quello che ha scritto e disegnato Gipi. Se non sapete da dove cominciare, "Appunti per una storia di guerra" e' meglio di "La mia vita disegnata male".
  • "Berlin", di Jason Lutes. Enorme affresco che racconta la vita al tempo della Repubblica di Weimar, parlando di persone e facendo parlare le persone. Si avverte l'ineluttabile ascesa del nazifascismo, come unico sbocco ad un periodo assurdo. Un pezzo di storia raccontato con immagini e atmosfere credibili.

La chiusura non puo' che essere la riproposizione di Gipi che disegna su "Le petroliere" di Vasco Brondi:

 

 

Barney

23.8.12

Una foto, una news: in Siria si spara, se qualcuno se lo fosse dimenticato...

Combattenti dell’Esercito siriano libero ad Aleppo. (Z. Karam, Reuters/Contrasto)

La foto piu' cliccata di oggi e' quella di Barack Obama che conciona la folla all'Universita' di Columbus, Ohio.
E' molto ben costruita, perche' la testa di Obama e' completamente nascosta dal leggio-dallo schermo antisparo-quello che e'. E proprio per questo non ha la potenza dell'immagine che invece ho scelto io, per nulla artefatta e quindi assolutamente naturale.

Il ragazzo in primo piano, a sinistra, sembra pregare il dio Kalashnikov che lo ripari dalle palle vaganti e dai frammenti di proiettile. Il suo compagno al centro spara raffiche casuali verso il nemico, l'uomo a destra si ripara in attesa che venga il suo momento di sparare. Tutto molto dinamico, tutto drammaticamente bello.

E' la guerra, ragazzi...

Barney

20.8.12

Vinili dal passato

La settimana canonica che passo con i figli nella casa di montagna dei miei comporta una serie di cose da fare piu' o meno standard:

  • la partita di basket alla morte, in un campetto in quota;
  • la rilettura di molti dei miei vecchi fumetti, che occupano quasi un intero piano della casa;
  • pantagrueliche mangiate di qualsiasi cosa (animale o vegetale)  si possa cuocere sulla brace;
  • il riascolto di alcuni miei 33 giri, che sono poi i vinili del titolo.

Ecco: lassu' c'e' parecchia discografia dei Pink Floyd, molti Doors, un po' di Springsteen, e  due dischi che mi piacciono particolarmente: "Sandinista!" dei Clash, e "Blood on the tracks" di Bob Dylan. 

Di "Sandinista!", del 1980, non so piu' cosa dire, se non che e' un disco cosi' pieno di roba che non averlo mai ascoltato e' un crimine: i tre LP (o i due CD, oggi) contengono in pratica tutti i generi della musica moderna piu' arrangiamenti classicheggianti (c'e' ad esempio "Rebel Waltz", che e' proprio un valzer classico),  uno dei primissimi brani rap "bianchi" (il brano d'apertura del disco, "The magnificent seven"), e "Career opportunities", brano gia' presente nel primo disco dei Clash, ma stavolta cantata da bambini (?!!!). Qua sotto c'e' "Police on my back":

Ridotta

"Blood on the tracks" e' addirittura di cinque anni prima. E' un disco indispensabile come il precedente, e rappresenta a mio avviso uno dei migliori di Dylan, quasi al livello di "Highway 61 revisited" che e' universalmente riconoasciuto essere un capolavoro assoluto. Ma pure "Blood on the tracks" si difende, con tanto blues e un "lato 2" dirompente: da "Meet me in the morning" alla lunghissima "Lily, Rosemary and the Jack of Hearts" (pare che dalla storia narrata nella canzone si sia cercato per ben due volte di tirar fuori un film...), alla allucinata e splendida "Shelter from the storm", passando per "If you see her, say hello", che pur essendo una canzone d'amore triste riesce a risultare -alla fine- positiva.

Lascio cantare non Dylan ma Jeff Buckley, che rende "If you see her, say hello" ancora piu' straziante:

 

Barney

xkcd: Interview

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Bella idea classica.

Barney

11.8.12

xkcd: Forget

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Memoria a lungo termine e suoi limiti, misurati su una scala temporale in anni da oggi sino a quasi il 2050, e un set di notizie/avvenimenti che tutti, oggi, ricordano.

Ma in futuro...

Barney

10.8.12

Curiosity raised the crackpots

Era appena atterrato ammartato, Curiosity, che gia' la fuffa della fuffa spingeva sull'acceleratore delle puttanate, a cercare di spremere il massimo nel minor tempo possibile.

Siamo andati dal "Ma come fa un paracadute a gonfiarsi su un pianeta senza atmosfera, eh?" (hint: Marte HA una atmosfera), al "Eh, ma la velocita' di ingresso nell'atmosfera era troppo alta/la temperatura insostenibile!" (Allora c'e', l'atmosfera, vedi? E per le temperature, avevano appositamente realizzato uno scudo termico), passando per la negazione dell'influenza del drag atmosferico anche sui satelliti artificiali in orbita bassa terrestre (ossia: sotto ai 1000 km), sino al meglio del meglio: "Si, la NASA l'ha fatto atter ammartare in un deserto per non svelare a tutti che Marte e' pieno di foreste e di acqua liquida!". Ma senza perdere altro tempo, ecco qua il sito di riferimento per tutte le puttanate che vi possono venire in mente su Marte, altrimenti pare me le sia inventate io.

In ogni caso, i fuffari/complottardi hanno strepitato ancora piu' forte, quando hanno scoperto quanto e' costata la missione NASA MSL: ben 2,5 miliardi di Dollari. Che e' una bella cifretta, siamo d'accordo. Ma che rappresenta una piccola goccia (tra l'altro produttivissia sia dal lato scientifico che da quello tecnologico) nel mare dei finanziamenti pubblici.

Il problema dell'esplorazione spaziale costosa [1] e' ricorrente, tanto che nel 1970 Ernst Stuhlinger, Direttore Scientifico di NASA, ebbe a discuterne -brillantemente- con una suora missionaria in Africa.

La questione era (e spesso e' pure oggi):

"Ma invece che sprecar montagne soldi per mandare qualcosa su Marte, o non si poteva destinare quella cifra all'eradicazione della fame nel mondo?"

L'argomento fa sicuramente presa, e si puo' sostituire "mandare qualcosa su Marte" con "acquistare tre fregate", "finanziare i giornali", "supportare la vendita di telefonini" e cosi' via (non esattamente in questo ordine, ne' voglio pretendere che le cose elencate abbiano lo stesso peso, sia chiaro). Bene, la risposta che Stuhlinger dette alla suora e' rimasta famosa, ed e' stata pubblicata qualche giorno fa su Il Post. E' un concentrato di retorica, di luoghi comuni, di buon senso a carrettate... Ma e' esattamente quel che ci vuole per controbattere argomenti dozzinali come quelli che suor Maria Gioconda -in estrema buona fede, peraltro- si senti' di tirar fuori quarant'anni e passa fa.

Eccovela, la lettera, rieditata e pidieffata si da renderla fruibile a tutti in un sol click di mouse:

Stuhlinger.pdf Download this file
Ed ecco, qua sotto, la foto cui Stuhlinger demanda il compito di convincere suor Maria Gioconda. E' un cambio di prospettiva epocale, uno scatto che mostra la fragile Terra vista dall'orbita lunare, con l'inospitale superficie del nostro satellite a far da contrasto alla fragile sfera azzurro-blu sullo sfondo:

Earthrise

 

[1] mai che qualcuno alzi il problema delle autostrade costosissime da realizzare...

 

 

Barney

7.8.12

What-if xkcd: bichiere mezzo pieno e bicchiere mezzo vuoto

Randall discute di ottimismo e pessimismo utilizzando la famosa metafora del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Pero' a un certo punto appare lo shock wave boundary layer, e da li' in poi e' tutto un rotolare verso la fisica piu' becera.

Che vince sempre, come in genere accade.

Barney

Lee Materazzi: Chair, 2007

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Lee Materazzi e' una giovane fotografa di chiare origini ugro-finniche. Fa cose come questa qua sopra, e altre anche meglio, come ad esempio la serie delle teste nascoste in muri, pareti e soffitti.

Il suo sito merita certamente una visita.

Barney

6.8.12

Le vere priorità politiche di oggi, in Italia

Nell'appiccicaticcia afa agostana assurge a assoluta amen basta allitterazioni, perdio! Dicevo: in questi giorni di caldo brodoso pare che l'unico motivo di contesa politica sia il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il cogente e drammatico problema divide gli schieramenti, e produce strane alleanze trasversali tra fascisti veri e fascisti mascherati da leghisti o da crociati cattotalebani. Tutti contro li culattoni che se vojono sposa', tutti a favore degli omosessuali che richiedono civili diritti e doveri.

Ma tutti noi siamo consapevoli che questo, sebbene importante e sentito, non sia esattamente IL problema della popolazione in Italia nel 2012. E quindi noi (vulg.: io e l'omino del mio cervello) tentiamo di suggerire sommessamente altri argomenti altrettanto aulici ai nostri politici (rotfl sia per il pensiero, sia per i politici). E non credo nemmeno sia la prima volta... Ma andiamo a suggerire, che magari qualcuno ci ascolta.

  • Assunzione dei lavoratori statali in base alla lunghezza dell'alluce

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Le motivazioni per questa modifica dell'ordinamento civile nazionale sono duplici:

  1. uno studio del famoso fisiatra lombrosiano Genny "Ugo" Amorth dimostra una correlazione diretta tra lunghezza dell'alluce e predisposizione a ricoprire ruoli di front office senza avere alcuna competenza delle materie che si trattano con il pubblico;
  2. analisi statistiche effettuate dal Battifava al bar "Gattino stiacciato" dopo tre corretti al Rum Fantasia sono concordi nell'affermare che non v'e' differenza alcuna tra vincitori di concorsi pubblici e possessori di alluciper quel che riguarda la produttivita' come operai del Comune.

 

  • Liberalizzazione della distillazione di grappa da residui di spurgo di pozzo nero

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La norma e' fortemente voluta dai leghisti della Val Brembana, e si configura come una estensione dello slogan "facciamo quello che cazzo ci pare!" che ha portato i verdi padani alal vittoria elettorale quando erano alleati di Silvio. C'e' qualche preoccupazione sull'impatto che puo' avere il metanolo di risulta dalla merda sui sistemi nervosi dei consumatori, ma quando si pensa che i consumatori sono leghisti la paura passa. Subito.

 

  • Ritorno al Marengo col cambio 1 Euro = 1.000 Marenghi

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Nessuno sa quanto valga il Marengo, ma probabilmente la cosa fondamentale per il politico italico medio di qualsivoglia schieramento e' poter suggerire un tasso di cambio facilmente comprensibile dal suo elettorato. Cazzo, volete mettere 1 a 1.000 piuttosto che 1 a 1.936,27? Non c'e' confronto!

 

  • Finanziare le ricerche sulla Fusione Fredda o LENR, e sulle scie chimiche

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No, queste sono davvero proposte di Scilipoti...

 

Barney

xkcd: Curiosity

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Un ingegnere aerospaziale poteva farsi scappare la notizia del giorno (anche se adesso fa il disegnatore)?

Barney

3.8.12

Due o tre amici, una ragazza e una chitarra [che suona dolcemente da molto tempo]

Ho gia' raccontato della storia d'amicizia e d'amore che ha legato per decenni George Harrison ed Eric Clapton. Oltre allo strumento, i due condividevano l'amore per la stessa donna, che in periodi diversi e' stata moglie sia del chitarrista dei Beatles, che di Slow Hand.

"Layla" e' la canzone che Clapton (sotto falso nome) incise come pegno d'amore per Pattie Boyd, che anche per questo lascio' brevemente Harrison per sposare ManoLenta.

Ma non volevo mica parlare di questo! In realta' l'introduzione serve per parlare di "While my guitar gently weeps", canzone che Harrison compose quando ancora suonava con i Beatles, e che in miliardi hanno poi rifatto negli anni.

Di queste versioni alternative volevo scrivere.

Una, celeberrima, vede George alla voce e alla chitarra di accompagnamento, Ringo Starr alla batteria e ... Eric Clapton alla chitarra solista. Siamo a New York, l'anno e' il 1971 e il concerto e' il famoso "for Bangladesh", tirato su da George come primo esempio di mega evento di beneficienza per raccogliere fondi. La versione del brano incriminato e' questa qua:

Anni dopo un semisconosciuto canadese cieco, che suonava la Stratocaster tenendola sulle ginocchia, incise questa sublime versione:

Poi c'e' stata la cover di Carlos Santana, niente male davvero:

La versione dei Toto, assai famosa e suonata annche qua da noi la scorsa settimana, non mi piace per nulla e non la metto.

Quella che ho lasciato per ultima e' secondo me la migliore.

L'anno e' il 2004. Si celebra l'introduzione di Harrison nella Hall of Fame. Sul palco ci sono Tom Petty e gli Heartbreakers, una controfigura di Macca al piano, Jeff Lynne degli E.L.O. (chi ha meno di quarant'anni non li conoscera'...), Dhani Harrison alla chitarra acustica e, dal minuto 3,30, uno spettacolare Prince. Che spara uno degli assolo di chitarra piu' belli -secondo me- della storia della musica. Soprattutto perche' mi da' l'impressione di divertirsi tantissimo a suonare quelle note, e non sembra mai far nulla di particolarmente difficile. Eccolo qua:

Insomma, il pezzo e' oramai storia. Harrison e Clapton sono chitarristi riconosciuti. Prince, invece, molto meno: l'istrionico gnomo di Minneapolis e' piu' cantante-performer, nell'immaginario collettivo, che strumentista. Eccolo, a smentire questo luogo comune, nella classicissima "Purple rain", live di qualche decennio fa:

 

Barney

 

2.8.12

Una foto, una news: conferenza stampa USA - Israele

Uriel Sinai ha scattato questa foto, emblematica di come si possa rendere drammatico qualsiasi momento, basta impegnarsi.
Qua abbiamo -alla sinistra degli schermi- Leon Panetta, segretario alla difesa degli USA, che parla in un bucolico campo di grano appena mietuto.
Al fianco suo e del suo anfitrione israeliano, due guardie del corpo pronte ad intervenire, nel caso la batteria di Patriot che si vede dietro i due politici fallisse il bersaglio.

Facile che la striscia chiara all'estrema destra sia una pista improvvisata per caccia.

Sarebbe comunque interessante sapere quanti altri soggetti armati ci sono, nascosti tra la paglia...

Barney

1.8.12

"L'alba della notte", Peter F. Hamilton (Urania Mondadori, quasi introvabile)

Una trilogia di quattromila pagine, presentata ai lettori italiani in dieci volumi spalmati in tre anni. Un'opera-monstre, che ci presenta un futuro fantascientifico iper-tecnologico, complicato, ampio come la nostra galassia ed oltre, ma che sotto sotto ci parla di filosofia, e cerca essenzialmente di rispondere (come puo' rispondere un romanzo) alle domande di sempre: "ma cosa c'e' dopo la morte?", "chi vince tra i buoni e i cattivi?", "l'amore e' veramente una forza invincibile?", "Dio esiste?".

"L'alba della notte" e' il "Guerra e pace" dei nostri anni, e' il romanzo russo dell'800 con influssi francesi, lunghezze Dickensiane e atmosfere buie e cupe alla Lovecraft.

E' grande letteratura, insomma, che pero' rimane purtroppo genere di nicchia perche' catalogato come "fantascienza". Come se la fantascienza non potesse avere dignita' di opera d'arte...

Nightsdawn

Basterebbe il plot che si dipana dopo il paio di centinaia di pagine necessarie a stendere il primo, indispensabile, canovaccio di sceneggiatura a fare assurgere a capolavoro l'immane opera di Hamilton: nel 2650, per un casuale intervento di una entita' aliena durante un sanguinario sacrificio umano su un satellite appena colonizzato, le anime dei morti riescono a ritornare nel nostro continuum temporale, e iniziano a possedere i corpi dei vivi.

Condizione necessaria alla possessione e' che l'ospite non sia morto, e che si "apra" volontariamente (vulg.: implori di essere posseduto in seguito ad immani torture) allo spirito dall'oltretomba. Abbiamo cosi' le due societa' umane contrapposte (gli adamisti, che rifiutano la bioingegneria e gli edenisti, che ne fanno uso smodato), che improvvisamente si popolano di personaggi del passato: da Al Capone a Fletcher Christian (direttamente dal Bounty...), passando per guerriglieri vietnamiti, soldati delle legioni romane e reduci dalla prima guerra mondiale. I possessori hanno poteri energetici impressionanti, riescono a piegare la realta' alle loro esigenze, sparano globi di fuoco bianco dalle mani, sono immuni alle armi energetiche e possono essere feriti ed uccisi solo da proiettili vecchio stile. Uccisi per essere pronti a ritornare, chiaramente...

Lo scontro e' epico, e il motto delle anime dei morti e' "arrendetevi, tanto prima o poi passerete tutti dalla nostra parte". Il che e' vero, in prima approssimazione. Ma le anime dei morti sono molte di piu' dei corpi da possedere, senza considerare che i vivi sarebbero in pratica resi schiavi per l'eternita'; una resa senza condizioni e' quindi impensabile, una strage insensata pure. E per i medesimi motivi...

Ben presto gli uomini scoprono che lo scontro con le anime dei morti avviene, in un certo momento dell'evoluzione, per ciascuna specie senziente. Le due specie aliene che popolano la Via Lattea, pero', si rifiutano di aiutare gli uomini a superare la crisi, sostenendo che ciascuna specie deve trovare da sola la propria soluzione al problema. Una terza specie, i Laymil, hanno superato la crisi auto-estinguendosi.

Un aiuto concreto verra' dal Dio Dormiente dei Tyrathca (una antichissima razza iperconservatrice e poco tollerante), una entita' aliena sulle cui tracce sono l'adamista Joshua "Lagrange" Calvert e l'edenista Syrinx, una pilota di Spaziofalchi (astronavi biotecnologiche ad affinita'). La caccia percorrera' l'intera Galassia, mentre anche la vecchia Terra e' sotto la minaccia di possessione, da parte del primo e piu' feroce risultato del ritorno dei morti: Quinn Dexter, satanista sanguinario che vuole instaurare l'Alba della Notte del Fratello di Dio sul nostro pianeta.

Una guida ragionata all'immensa opera e all'universo creato da Hamilton e' qui (in inglese), un suggerimento per chi volesse leggersi la trilogia e' quello di cercare gli epub (piratati, vi avverto) sui circuiti underground "classici", anche perche' la versione cartacea e' di ardua (understatement) reperibilita'.

L'impegno vale comunque il divertimento, ve lo assicuro.

 

Barney