10.8.12

Curiosity raised the crackpots

Era appena atterrato ammartato, Curiosity, che gia' la fuffa della fuffa spingeva sull'acceleratore delle puttanate, a cercare di spremere il massimo nel minor tempo possibile.

Siamo andati dal "Ma come fa un paracadute a gonfiarsi su un pianeta senza atmosfera, eh?" (hint: Marte HA una atmosfera), al "Eh, ma la velocita' di ingresso nell'atmosfera era troppo alta/la temperatura insostenibile!" (Allora c'e', l'atmosfera, vedi? E per le temperature, avevano appositamente realizzato uno scudo termico), passando per la negazione dell'influenza del drag atmosferico anche sui satelliti artificiali in orbita bassa terrestre (ossia: sotto ai 1000 km), sino al meglio del meglio: "Si, la NASA l'ha fatto atter ammartare in un deserto per non svelare a tutti che Marte e' pieno di foreste e di acqua liquida!". Ma senza perdere altro tempo, ecco qua il sito di riferimento per tutte le puttanate che vi possono venire in mente su Marte, altrimenti pare me le sia inventate io.

In ogni caso, i fuffari/complottardi hanno strepitato ancora piu' forte, quando hanno scoperto quanto e' costata la missione NASA MSL: ben 2,5 miliardi di Dollari. Che e' una bella cifretta, siamo d'accordo. Ma che rappresenta una piccola goccia (tra l'altro produttivissia sia dal lato scientifico che da quello tecnologico) nel mare dei finanziamenti pubblici.

Il problema dell'esplorazione spaziale costosa [1] e' ricorrente, tanto che nel 1970 Ernst Stuhlinger, Direttore Scientifico di NASA, ebbe a discuterne -brillantemente- con una suora missionaria in Africa.

La questione era (e spesso e' pure oggi):

"Ma invece che sprecar montagne soldi per mandare qualcosa su Marte, o non si poteva destinare quella cifra all'eradicazione della fame nel mondo?"

L'argomento fa sicuramente presa, e si puo' sostituire "mandare qualcosa su Marte" con "acquistare tre fregate", "finanziare i giornali", "supportare la vendita di telefonini" e cosi' via (non esattamente in questo ordine, ne' voglio pretendere che le cose elencate abbiano lo stesso peso, sia chiaro). Bene, la risposta che Stuhlinger dette alla suora e' rimasta famosa, ed e' stata pubblicata qualche giorno fa su Il Post. E' un concentrato di retorica, di luoghi comuni, di buon senso a carrettate... Ma e' esattamente quel che ci vuole per controbattere argomenti dozzinali come quelli che suor Maria Gioconda -in estrema buona fede, peraltro- si senti' di tirar fuori quarant'anni e passa fa.

Eccovela, la lettera, rieditata e pidieffata si da renderla fruibile a tutti in un sol click di mouse:

Stuhlinger.pdf Download this file
Ed ecco, qua sotto, la foto cui Stuhlinger demanda il compito di convincere suor Maria Gioconda. E' un cambio di prospettiva epocale, uno scatto che mostra la fragile Terra vista dall'orbita lunare, con l'inospitale superficie del nostro satellite a far da contrasto alla fragile sfera azzurro-blu sullo sfondo:

Earthrise

 

[1] mai che qualcuno alzi il problema delle autostrade costosissime da realizzare...

 

 

Barney

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