26.7.10

Virginiana Miller a Italia Wave, sabato 24 luglio 2010

Sabato sono riuscito a trascinare la consorte e la figlia piccola a sentire i Virginiana Miller a Livorno. In realta' non e' stata una fatica: son venute tutte e due volentieri, perche' si sono appassionate alla musica di Lenzi e compagnia. Greta addirittura canta tutte le canzoni dell'ultimo album... Bene, siam partiti avendo una vaga idea del posto da raggiungere e nessuna indicazione sull'orario, e siamo riusciti ad arrivare sotto al palco esattamente nel momento in cui i cinque livornesi ci son saliti sopra: tempismo perfetto!

Il concerto e' volato via veloce, con i pezzi dell'ultimo album quasi tutti presenti, molti legati uno all'altro senza soluzione di continuita'. Uniche concessioni al passato "Dispetto" e "La verita' sul tennis". La formazione storica ha subito la defezione di Marco Casini, dopo la registrazione dell'ultimo album recensito anche qui, ma il nuovo chitarrista, Matteo Pastorelli, ha iniettato vitalita' e forza alla loro musica, con un suono ruvido e sporco, da garage band o da Clash prima maniera, che a me piace parecchio. Gli altri componenti la band sono di valore assoluto, con la sezione ritmica che non sbaglia un colpo e scandisce precisamente il tempo dei brani; Pomponi alle tastiere viene spesso sovrastato dalla chitarra di Pastorelli, molto piu' arrabbiata di quella di Casini, ma dal vivo la cosa va piu' che bene. 

Resta da chiedersi, alla fine di concerti come questi, perche' i VM non vendano dischi a palate. Certamente la loro non e' una musica facile: i testi sono ricchi di allitterazioni, di giochi di parole, di divertimenti lessicali che possono spiazzare l'abituale ascoltatore di Tiziano Ferro o dei Pooh. Ma credo che uno dei motivi del non successo del gruppo sia il fatto che Simone Lenzi non "vuole" -giustamente- fare il personaggio. Rispetto a un Bianconi che si traveste da dandy, e che passa tre ore prima dei concerti a spettinarsi nella maniera piu' scenografica, il Lenzi che arriva sul palco con un cappellaccio vecchio di paglia alla Sampei e' quasi irritante. Andate a cercarvi sulla pagina Facebook di Repubblica XL il video del concerto, e capirete cosa voglio dire.

In ogni caso, se siete dalle parti di Firenze il 7 agosto e capitate alla Fortezza da Basso verso le 9 di sera, avrete l'occasione di rivedere i Virginiana Miller, in una serata che prevede pure Bobo Rondelli e Nada come special guest. A cinque euro mi pare ci si possa stare. E scusate se e' poco.

 

BP

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20.7.10

16.7.10

"I terribili segreti di Maxwell Sim", Jonathan Coe

Ho letto il mio primo libro di Jonathan Coe una quindicina di anni fa. Era il suo primo libro tradotto in italiano: "La famiglia Winshaw", lo presi da una pila di tascabili alla Feltrinelli di Bologna (o di Firenze, chi se lo ricorda piu'?), ed e' stata una rivelazione. Una scrittura cinica e ironica, tipicamente british, applicata a una storia calata in un contesto sociale e politico affascinante: l'era-Tatcher. Ho letto quasi tutti gli altri romanzi tradotti, fino ad arrivare a questo ultimo, uscito una settimana fa per Feltrinelli.


"I terribili segreti di Maxwell Sim" non tradisce le attese dei fan di Coe, a parte alcune cadute di stile nella parte iniziale.


La storia inizia con un resoconto di cronaca: un commesso viaggiatore (Max Sim, il protagonista della storia) viene trovato semi-assiderato, praticamente nudo e quasi completamente ubriaco, a bordo di una Prius ricoperta di neve nelle brume scozzesi.
Sara' Sim stesso a spiegarci cosa e' successo alla sua vita per portarlo a quella sera di marzo del 2009, attraverso una autoanalisi completa della  esistenza sua e di suo padre, responsabile di cio' che Sim e' oggi.

La storia si dipana tra Gran Bretagna e Australia, e NON parla (come ci vorrebbe far credere la quarta di copertina) di economia sostenibile e di prodotti ecologici. E', molto piu' semplicemente, una storia di uomini e di donne soli, narrata anche attraverso fatti storici veri ed affascinanti, come la prima edizione della regata in solitaria attorno al mondo "Golden Globe", e l'incredibile storia di uno dei patecipanti a quella regata, Donald Crowhurst.
Il libro arriva ad un finale imprevisto e inatteso, che invece che giustificare il romanzo e la storia che si e' sin li' dipanata la chiude senza possibilita' di repliche in un paio di frasi.

Un romanzo da leggere tutto d'un fiato, comunque, perche' lo sguardo di Jonathan Coe sul mondo di oggi e sui suoi abitanti e' di una piacevole levita', pur essendo profondo e spiazzante come quello di pochi altri.


BP


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13.7.10

Ten Cool Things Seen in the First Year of LRO Lunar Reconnaissance Orbiter

NASA Goddard festeggia il primo anno di vita operativa del LRO con questo filmato che illustra dieci tra le cose piu' ganze che gli strumenti a bordo del satellite americano ci hanno mostrato. Una minima parte delle immagini e filmati reperibili su http://lunar.gsfc.nasa.gov/.

BP

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9.7.10

Piccoli idioti crescono - updates

La storia di Luciano Silinghini "sarcazzochie'" Garagnani e delle sue immaginifiche dichiarazioni riguardo al cencio dipinto dal senese-libanese per il Palio dell'Assunta si arricchisce di preziose novita' e lievita come pane bel lavorato.

Primo update: il signor nessuno di cui sopra ha fatto cancellare il post di Miguel Martinez dal blog Kelebek (ospitato da Splinder). Quindi sono costretto ad aggiornare il link per far leggere la storia dall'inizio.

Il secondo aggiornamento riguarda la discesa in campo, a fianco di mr. NoOne, di (mano agli antiemetici) Antonio "stranocristiano" Socci.

Leit motiv sempre il solito: loro arabi cattivi, noi cristiani buoni. Con ulteriori calpestamenti di escrementi di segugio irlandese, causa accecamento dell'intelletto (in caso ve ne fosse uno). La storia la si puo' leggere sempre sul sito di Miguel, fintanto che non gli censurano pure questo.

 

BP

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7.7.10

MILANO, SEGRETARIO LEGA DERUBATO IN CAMPO ROM - Leggo

Disavventura stamani nel campo rom di via Martirano per il segretario della Lega Nord Milano, Igor Iezzi. Giunto nel campo perché ospite di una trasmissione televisiva, secondo quanto apprende Omnimilano, Iezzi è stato derubato di due cellulari che aveva lasciato in macchina, mentre alla giornalista con cui stava lavorando sono stati rubati mille euro, la borsa, i documenti e mille euro in contanti. Il tutto è successo stamattina e a raccontarlo è lo stesso Iezzi: «Eravamo nel campo rom per una trasmissione organizzata con gli stessi rom, tanto che alcuni stavano anche partecipando - spiega l'esponente del Carroccio -. Poi ci hanno avvisato che i vigili stavano facendo la multa alle nostre macchine e siamo corsi a controllare. In realtà i vigili erano lì perché avevano visto armeggiare alcuni rom intorno alle auto. A me hanno spaccato il vetro e rubato due cellulari, mentre alla giornalista hanno forzato il baule portando via la borsa con tutti i documenti, un navigatore e mille euro in contati. Poi è arrivata la polizia e tutta la refurtiva è stata recuperata. Tutta tranne i mille euro che la giornalista aveva con sé perché sarebbe dovuta andare a pagare l'affitto». Iezzi in questo momento sta andando al commissariato Lorenteggio per sporgere denuncia: «Questa è la dimostrazione che i rom se ne devono andare e che non hanno nessuna intenzione di integrarsi - commenta in conclusione -. Dobbiamo proseguire con la politica degli sgomberi perché l'unico numero da associare alla parola nomadi deve essere lo zero».

Sembra una barzelletta, invece e' successo davvero, e forse la possiamo considerare una prova dell'esistenza di Dio, e un indizio che a Dio piace prendere per il culo gli idioti.
Farsi inculare due telefonini, il navigatore satellitare e MILLE euro dalla macchina in un campo Rom e' il massimo, per un razzista come 'sto qua.

BP

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6.7.10

Times they are a'changing

Oggi, corso interno per Project Manager. Eravamo in 16.

Al momento di dichiarare "da quanto tempo", sono stato costretto -anche per la presenza di una mia collega della primissima ora- a dire "dal 1999".

Ero il piu' vecchio: i tempi cambiano e scorrono, purtroppo.

Non mi resta quindi che lasciare la parola a un Robert Zimmerman prestato a descrivere il tempo che passa per Alan Moore e Dave Gibbons:

 

 

 

B_P

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4.7.10

Piccoli idioti crescono

Tutte le volte che mi vengono dei dubbi sulla bonta' del Principio di Peter, arriva l'idiota di turno che -forse perche' offeso dal crollo della mia fede- bada bene a rinsaldarmi le certezze con iniezioni di cemento armato e stronzate.

L'ultimo episodio e' paradossale per la sua idiozia. C'e' un cretino (si abbia l'accortezza di seguire il link a stomaco vuoto), che vive in Liguria e non credo sia mai stato oltre La Spezia, che si e' sentito in dovere di criticare (understatement) il Cencio che viene dato in premio alla contrada vincitrice del palio di Luglio a Siena. Perche' quello di quest'anno sarebbe un Cencio blasfemo, dipinto da un infedele, che ritrae la Madonna e San Giorgio con fattezze -mi si scusi la bestemmia- arabe. Come a dire che Maria e San Giorgio, essendo entrambi originari del medio Oriente, andavano dipinti come muscolosi vichinghi...

La storia merita di esser letta da chi e' animato da spirito piu' bellicoso del mio, perquesto specifico argomento. Vi rimando quindi a Miguel Martinez: buona lettura e buone risate.

 

BP

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