16.2.11

Prepararsi all'apocalisse (ovvero: manuale minimo per sopravvivere al crepuscolo dei berlusconidi)

Molti (troppi) ingenui sono convinti che si stia avvicinando il giorno in cui ci leveremo dai coglioni (politicamente parlando, sia chiaro) Silvio Berlusconi.

Purtroppo questi stessi inguaribili ottimisti fanno un clamoroso errore di valutazione, e soprattutto pensano che il problema possa risolversi per via -diciamo così- giudiziaria. Io sono molto meno ottimista, e tendo addirittura al nero più nero quando mi chiedo quale proposta politica sta avanzando in questo momento l'opposizione di sinistra, quale fantastico piano d'azione stiano elaborando Bersani, Bindi e compagnia cantante (ma anche Vendola, eh? E Renzi...).

Sono, soprattutto, pessimista quando assisto a un qualsiasi dibattito o comizio in cui ci sia uno dei fidi scudieri di Silvio a difendere l'indifendibile. Perchè l'arma dialettica attualmente in uso è una e una sola, e la possiamo chiamare -con il suo teorizzatore, il blogger Peppe Crusciani- crucianesimo comunicativo. Il nome del blogger fa il verso a Giuseppe Cruciani, conduttore de "La Zanzara", talk show radiofonico in onda su Radio24 dal lunedì al venerdì dalle 18.30 sino alle 21.00.

La tecnica è articolata e adattabile a ogni circostanza con un minimo di buona volontà, e si può sintetizzare nell'adagio "tutti merde, nessuna merda". La parte fondamentale, che tutti hanno sperimentato inconsciamente guardando qualsiasi trasmissione "politica" alla tv, è il processo di minimizzazione. Minimizzare sempre quello che fa colui che devi difendere (nel nostro caso S.B.): si tratti di rapina a mano armata, stupro, abigeato, truffa, furto di mele o genocidio, risulterà sempre una quisquilia, una pinzillacchera, una cazzatella non degna della vostra attenzione.

Peppe Crusciani ci fa molti esempi di tecniche di minimizzazione, tra le quali la minimization by exaggeration esemplificata ad usum teste di granito con questo schemino qui:

La Minimization by Exaggeration si compone di due fasi.

1) Negare X dicendo, Mbah, in questo caso non c'entra niente X / non è vero che X.
("Mbah, in questo caso non c'entra niente il gatto che ha mangiato troppo, non è vero che ha mangiato troppo").

2) Rivoltare by Exaggeration: Estremizzare il più possibile X e ipotizzare che sia vera la X estremizzata.
("Oppure vogliamo dire che il gatto ha ingurgitato tutto il mondo, qualsiasi alimento presente sulla faccia della Terra?").

Ricapitolando.
Ascoltatore: il gatto ha mangiato troppo.
Minimization by Exggeration: Mbah, in questo caso non c'entra niente il gatto che ha mangiato troppo, non è vero che ha mangiato troppo. Oppure vogliamo dire che il gatto ha ingurgitato tutto il mondo, qualsiasi alimento presente sulla faccia della Terra?

Come vedete X è comodamente annullata. Sì, insomma, non nel mondo reale, dove resta vera. Ma nel mio mondo certamente è demolita.

(da Peppe Crusciani blog, cit.)

Altra possibilità è l'uso della Minimization by straw man fallacy, così spiegata:

La straw man fallacy consiste nel presentare (e confutare) la versione indebolita o modificata dell'opinione altrui. Vi traduco dalla pagina in inglese di Wikipedia:

La straw man fallacy si verifica con il seguente schema:

1) La persona A, ha una posizione che chiamiamo X;
2) Una persona B (spesso io) ignora volutamente certi punti fondamentali di X, trasformando X in Y (che è una versione superficiale e non reale della posizione originaria X);
3) La persona B (sempre io), attacca o denigra la posizione Y, concludendo che X è falsa o incorretta.

(da Peppe Crusciani blog, cit.)

Sembrano seghe mentali, vero? Ecco, purtroppo è tutto vero. E il vantaggio di ascoltare la radio e non guardare la tv è che la radio (come canta Finardi) ti permette di continuare a pensare, e a scoprire la tecnica di Cruciani in due balletti.

Chi è invece aduso a farsi lobotomizzare da ore ed ore al giorno di scatola delle cazzate non riuscirebbe a sgamare il Cruciani per quel che è. La prova l'avete in questo eccezionale reperto video, quattro minuti e qualcosa tratti da "Agorà" (programma che non ho idea di dove si trasmetta) del 10 febbraio scorso.

 

 

 

Si parla ovviamente del caso-Ruby. Lo spezzone inizia con Cruciani che, al secondo 25, afferma apoditticamente che la sua interlocutrice vorrebbe la scomparsa della prostituzione. Si sente in sottofondo la signora che cerca di ribattere ("Assolutamente no!"), ma Beppe va avanti con la sua teoria, infarcendo le idee che secondo lui sono della signora con "Vabe'..." "E' un'ambizione possibile, ma...", e inequivocabili gesti e scuotimenti del testone sapientemente spettinato. La povera donna cerca di sfuggire al diluvio di parole e ripete decine di volte il suo "Assolutamente NO, scusi..." con toni pacati e quasi divertiti. Finalmente al secondo 44 la donna riesce ad arginare Cruciani e inizia a spiegarsi da sola. Cruciani allora spara la sua minimization by exaggeration bomb: "No, perche' mica tutte le donne italiane si prostituiscono, eh?". Il "Non buttiamola in caciara" della poveraccia rimane lettera morta, perche' il buon Beppe da lì in avanti non fa che sparare una stronzata più grande dell'altra, in un crescendo Rossiniano che alla fine sembra rincoglionisca pure lui.

Cruciani in tv non va spessissimo. Ma i professionisti della tecnica del mandarla in vacca sono tanti: da Belpietro a Ghedini, a molti leghisti, all'ultimo esempio di androide da ospitata del PdL: il lavoro in pelle che risponde al nome di Anna Maria Bernini.

Come si può osservare, l'androide Bernini si distingue da un Nexus 6 perche' ogni tanto quest'ultimo modello sbatte gli occhi.

Quindi, per sintetizzare: casco in testa, mani sul manubrio e fari accesi anche di giorno. In questo modo dovreste essere abbastanza al riparo dalle minimizzazioni erbafasciste dei PdLlini da sbarco; ancora meglio se spegnete la tv.


Barney

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