14.11.12

"007 Skyfall", S. Mendes, UK-USA 2012

Mi ero incuriosito nel leggere critiche osannanti al nuovo "007", e gia' la settimana scorsa m'ero ripromesso d'andarlo a vedere. Arrivato davanti al cinema avevo pero' scoperto (giuro che non lo sapevo prima) che il regista era Sam Mendes. Non ho nulla contro Mendes, ma nel momento stesso in cui ho letto il suo nome sulla locandina mi s'e' come accesa la luce in testa, e ho pensato che due terzi buoni dei giudizi lusinghieri erano dovuti al suo nome. Quella sera sono andato a vedere "Cogan", ma ieri non ho resistito alla curiosita', e complice la serata-sconto mi sono sciroppato James Bond nella sua ventitreesima reincarnazione, nell'anno el cinquantenario dal primissimo film della serie.

Ecco, alla fine della visione io tutto quel capolavoro non l'ho francamente visto. Ne', mi si permetta, ho in mente come si possa tirare fuori un capolavoro da una trama trita, ritrita, infarinata e fritta in olio bollente come questo "Skyfall" qua.

Si, certo: la fotografia e' splendida. Le location sono da urlo. L'azione c'e'. Il bene vince sempre sul male, alla fine (non lo considero uno spoiler, questo, sia chiaro: mica qualcuno aveva pensato che Bond morisse davvero?)... Ma da qui a definire 'sto Bond "un capolavoro" ce ne passa.

C'e' chi si e' strappato i capelli dall'emozione durante la sigla iniziale (in perfetto stile-007 ma con una fotografia -ancora- di classe sublime, e una Adele che canta molto bene una classica canzone da sigla di 007), sigla che come spesso avviene nelle filmografia recente si appalesa dopo una decina di minuti di frenetico action-movie. Eccola, ripresa da un pirata chissa' in quale cinema:

Bella, si... ma allora i cinque minuti degli opening credits di "Watchmen" meritano l'Oscar. Subito.

Le cose belle sono queste, piu' la regia che certamente e' di un signor direttore. E mi pare poco altro.

Le note negative sono tutto quel che resta: attori, recitazione, storia, trama. Il film, insomma...

La storia, per dire, e' un classico rimasticato sull stile "cattivone che prima era buono ma insubordinato, a un certo punto e' stato duramente punito dal suo capo, e adesso vuole vendicarsi uccidendolo e per fare questo e' disposto a squartare mezza Londra". Lo Skyfall del titolo viene fuori a meta' film in maniera del tutto incomprensibile allo spettatore, e solo alla fine si capisce che roba e'. Le donne, come in tutti i film su Bond, sono bellissime e cretine (la piu' bella morira' -come al solito- dopo una decina di minuti di recitazione, lasciando allegrissimo il nostro James il quale ovviamente solo poche ore prima c'era stato a letto), oppure bruttissime, intelligenti, scaltre e micidiali (M e il ministro donna). La pistola, porca puttana, e' sempre una Walther PPK (pistola venuta fuori nel 1929, tanto per dare l'idea...), con l'innovazionciona della personalizzazione -con cosa? DNA? Impronte? Sudore?- che permette solo a Bond di spararci. La sottotrama e' evidentemente il tempo che passa per tutti (toh, vedi? Anche per Bond!), uno 007 quindi sull'orlo della pensione che si reboota dopo aver subito il subibile nei dieci minuti prima dei titoli di testa. Senza svelare niente, devo poi confermare le illazioni su inquietanti paralleli tra l'infanzia di James Bond e quella, a Gotham City, di tal Bruce Wayne. E anche nel prosieguo della loro vita i punti di contatto sono notevoli...

Gli attori e la loro recitazione: Daniel Craig ha una faccia espressiva come quella di Tom Cruise, quindi auguri. Javier Bardem e' completamente sprecato nel ruolo del villain di turno mezzo omosessuale e mezzo pazzo (se si fa il confronto con quel che ha tirato fuori in "Non e' un paese per vecchi", si fa causa al regista di "Skyfall"...), Judi Dench e' una M rompicoglioni classicamente fredda ma assolutamente uguale al cliche' bondiano da lei oramai impersonato come una seconda maschera, la Harris fa una Moneypenny bella ma trattata da Bond come una cretina integrale sin dalle primissime scene...

Le incongruenze di molte scene saltano agli occhi subito, altre vengono fuori quando uno ci ripensa... Ma la caduta di 007 che da l'inizio ai titoli di testa e' quanto di meno plausibile si possa avere (a meno che non siamo in un film della Marvel, ovviamente), cosi' come la strage di cattivi alla fine, fatta da Bond e da un vecchissimo guardiacaccia armati di doppiette e trucchi da terroristi anni '70.

Un discreto film d'azione, nulla piu', insomma. Se qualcuno non l'ha ancora visto, penso ne possa anche fare a meno. Chi va, faccia attenzione a quel che fa Bond dopo avere fatto i test psicoattitudinali per essere reintegrato nel MI6, e poi per favore mi spieghi da dove caspita e' venuta fuori quella roba la'. Grazie in anticipo!

 

Barney

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