4.1.11

Il giallo scandinàvo 2 - il ritorno delle menti semplici

Dopo l'approfondita analisi del fenomeno letterario del secolo, ovvero l'inusitata ed inspiegabile ascesa nelle classifiche di mezzo mondo dei "gialli" vichinghi (disamina reperibile qui), sono costretto a tornare sull'argomento dalla pressante attualita'. Nella gita a Roma, che ha compreso come quasi sempre la visita alla Libreria Fanucci, m'e' capitato di imbattermi in una pila di "gialli" svedesi/norvegesi/finlandesi che avevano tutti una affascinante caratteristica in comune. Dato che una immagine vale piu' di mille parole passo a mostrare quattro indecenti e orribili fototessera prese al volo tra la folla che si accalcava negli angusti spazi di Piazza Madama. La qualita' e' quella che e' solo per colpa mia che scattavo con una mano sola: Figura 1: Non credo si parli del Papa, o di Padre Pio.

Figura 2: Mestieri del passato, parlando di Circo ovviamente.

Figura 3: Scuola primaria, credo.

Figura 4: Un classico del genere.

Giuro che questi quattro libri giacevano in pile ordinate, l'uno accanto all'altro. Si tratta di uscite recenti, in cui la semplificazione del plot tipica deli giallo Scandinàvo e' giunta a punte Zen quasi insuperabili, partendo gia' dal titolo del romanzo. E' facile immaginare, ad esempio, che il protagonista cattivo del libro di figura 3 si diverta a marchiare le sue vittime con -suspance...- lettere dell'alfabeto (o lascera' una "A" scritta col sangue sul muro la prima volta che sgozzera' una giovine vittima, una "B" la seconda volta e via cosi' fino alla "Z"), o che nel libro di figura 2 vi sia un adepto di Franz Anton Mesmer. Insomma, oltre agli altri ingredienti ineludibili del tipico giallo nordico c'e' pure 'sta roba del titolo "articolo-nome" a prova di leghista ubriaco.

Tutto questo vi potra' sembrare ancora piu' strano ed incomprensibile se solo aggiungo un ulteriore particolare, assolutamente vero, alla storia. Ho portato con me un solo libro, da leggere la sera prima di addormentarmi. Un giallo svedese che mi ha prestato la mia vicina di casa la sera prima di partire. Ecco... non so come dirlo, ma quel libro riesce ad elevare l'arte Zen della semplificazione del titolo a livelli ninja. Si tratta di questo libro qua:

Figura 5: Senza parole.

Un giallo svedese che si intitola "il Cinese". Il Giallo che si intitola "il Giallo". Tout se tient...

 

Barney

 

 

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