1.1.11

Time Compression

Siamo di ritorno dal cenone di fine anno, e -ieri- da una gita di tre giorni a Roma. Per quel che riguarda il cenone, nulla da segnalare se non il fatto che ho finito praticamente da solo un ottimo panettone, e che non capisco l'ottimismo che circola. Forse la gente pensa che l'onda non arrivi... Mah.

Per quel che riguarda Roma, e' stata come sempre una bella esperienza, e una sfacchinata mostruosa nello stesso tempo, e cosi' giustifichiamo il titolo del post. Siamo riusciti a visitare "a caso" il centro il primo giorno, con fermata obbligatoria alla libreria Fanucci (quella "storica" di Piazza Madama) e -prima- alla Fandango Incontro che ospita la bella mostra "Paz e Pert" (che ho imposto come tappa obbligata per la giornata. Bella mostra, ma tutte le volte che penso che Paz s'e' ammazzato mi incazzo come un picchio).

Il secondo giorno siamo invece partiti per visitare la GNAM, e ci siamo trovati al MACRO, museo consigliato a tutti sia per la bellezza architettonica del luogo (la ex fabbrica Peroni ristrutturata benissimo), sia per le opere esposte (da non perdere, fino al 16 gennaio, la geniale "Treccani sottolio"), sia, infine, per la localizzazione nella citta' (siamo a un tiro di schioppo da Termini, nella zona famisissima -in questi giorni- di via dei Villini, in cui ci sono alcune tra le piu' belle ville Liberty di Roma). La sera, lasciata la consorte ad assistere ad un balletto di Roland Petit all'Opera, ho trovato il modo di non morire assiderato assistendo assieme ai figlioli alla proiezione di "Porco Rosso" al Cinema dei Piccoli di Villa Borghese. Grandissimo film, di un grande regista, arrivato in Italia con quasi venti anni di ritardo rispetto al resto del mondo.

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A segnare la differenza tra noi e gli altri: esattamente vent'anni di ritardo...

 

 

Barney

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