31.8.11

Bowie’s ‘Space Oddity’ as a children’s book

Una delle mie canzoni preferite in assoluto trasformata in un libro per bambini. Chapeau a Bowie, al disegnatore Andrew Kolb e riproposizione della versione di Happy Rhodes (chapeau anche a lei):

Barney

Woman Buys a Block of Wood with an Apple Logo Thinking It's an iPad

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Standing ovation per i due truffatori, che hanno si mirabilmente giulebbato la povera tapyna.
E poi, doppio godimento, visto che era un fake iPad ;->

Barney

Alan Moore parla delle rivolte di Londra delle scorse settimane

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Il creatore del Guy Fawkes bombarolo, protagonista superlativo di "V for Vendetta" racconta la rivolta dal suo punto di vista. Che, per quel che puo' contare, rappresenta una conferma di quello che un paio di italiani che li' vivono hanno raccontato.

L'intervista a Moore e' da leggere con attenzione: il personaggio e' una delle migliori teste britanniche degli ultimi cinquant'anni.

Barney

29.8.11

La vita, l'universo e tutto quanto

Come si fa a non amare uno splendido cantautore che cita cosi' smaccatamente Douglas Adams all'inizio d'un pezzo del suo ultimo album?

Ecco a voi Giorgio Canali e i Rossofuoco in "Nuvole senza Messico":

Questa e' "Precipito", altro pezzo stupendo:

 

Canali e' stato il chitarrista dei CCCP-CSI-PgR (ossia, quelle robe dove prima cantava Gianni Lindo Ferretti, prima d'essere furminato dalla crisi mistica di mezza eta', e di trasformarsi in un ateo devoto a' la' Ferrara), ha suonato -tra l'altro- in "Gelaterie Sconsacrate" dei Virginiana Miller, e scrive testi da brivido.

Da ascoltare, per dimenticare Blasco Bossi e LegaDue, GigiD'Agnello e financo ir budello di su ma' vestito da pirata.

 

Barney

Different seasons: summer (better: summer's end)

Due foto da una delle ultime uscite marinare dell'anno.

Location: Torre del Lago, spiaggia della Lecciona, ieri nel tardo pomeriggio. Cast: io, Mrs. Panofski, Greta.

Gabbianibn

 

Sunset

 

Barney

Il ritorno del Punitore vecchio

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Stupenda serie di olii su tela di tal Andreas Englund, che reinterpreta il topos del supereroe invecchiato in chiave un pochino piu' ironica rispetto a Frank Miller e al suo "The Dark Knight returns".
Veramente notevole.

Barney

27.8.11

Fantastic Mr Fox of the Day

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Non so se e' vera, ma se lo fosse e' la prova che gli animali sono molto piu' intelligenti degli uomini :-)

Barney

26.8.11

Chiamatemi Ismaele

Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m'interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione. Ogni volta che m'accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell'anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in istrada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto.

"Chiamatemi Ismaele" e' uno degli inizi di libro piu' noti e -a mio avviso- piu' belli dell'intera storia della letteratura. Il libro che lo contiene e' "Moby Dick", di Hermann Melville, un testo che si mantiene a livelli di capolavoro anche dopo l'incipit.

L'inizio di Moby Dick fa a botte con quest'altro grandissimo attacco, ancora di uno scrittore americano (Cormac McCarthy):

Eccolo, il ragazzino. È pallido e magro, indossa una camicia di lino lisa e sbrindellata. Attizza il fuoco nel retrocucina. Fuori si stendono campi arati, scuri e cosparsi di chiazze di neve, e poi boschi più scuri che celano ancora i pochi lupi rimasti. I suoi sono noti come taglialegna e venditori d'acqua, ma in realtà suo padre era maestro di scuola. Sdraiato, ubriaco, cita versi di poeti i cui nomi sono ormai andati perduti. Il ragazzo si rannicchia accanto al fuoco e lo guarda.

E' la prima salva di frasi da "Meridiano di sangue", e ci trasporta immediatamente sul palcoscenico della storia, senza fronzoli ne' inutili svolazzi. Anche qui siamo di fronte ad un capolavoro, da leggere senza alcun dubbio.

Ma non e' di libri che volevo parlare, maledizione! E invece mi son lasciato trascinare dai miei gusti letterari... Ma veniamo al dunque: qualche giorno fa avevamo a pranzo un amico di uno dei miei figli, col quale suona in un "gruppo" rock, che ancora non ha un nome. Parlando del piu' e del meno, e' venuto fuori che molte band devono in qualche modo il loro nome alla letteratura, e di riflesso ho proposto: "Allora, chiamatevi Call me Ishmael, no?". La proposta e' piaciuta molto, ma poi m'e' venuto in mente che forse qualche gruppo che si chiama cosi' esiste di gia'. Mi son quindi offerto di controllare. Bene, pare che non esistano band che si chiamano "Call me Ishmael", ma in compenso ho trovato questo delizioso blog, che si chiama (indovinato!) "Call me Ishmael" :-).

E cosa contiene il blog? No, nessuna lettura del libro, ne' catalogazioni astruse dei pesci oceanici di Cape Cod. Il sito e' pieno di canzoni scritte, suonate e cantate dal blogger stesso, a mo' di cantastorie. E', in sostanza, una edizione-musical di Moby Dick, assolutamente godibile e fatta benissimo. Un applauso a Patrick Shea.

 

Barney

 

25.8.11

This is why men die before women

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Il motivo e' uno solo: sprezzo del pericolo. Forse...

[For men: apotropaic gestures allowed and welcome]

Barney

‘An Apostrophe Is The Difference Between…

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Come si dice poi nel breve articolo "the devil is in the details". Parole sante...

Barney

23.8.11

E poi venne il silenzio

via rai.tv

Il 12 agosto ricorreva il 67° anniversario della strage di Sant'Anna di Stazzema. Noi c'eravamo, come tutti gli anni, a commemorare -tra le altre 559 vittime- la mamma di mio suocero.

Il link sopra e' per la visione in streaming (legale) di "E poi venne il silenzio", docu-drama di Irish Braschi sull'avvenimento. Partecipa per pochi secondi anche Saverio, che interpreta il nonno da bambino.

Ricordare e' un dovere.

Barney

Sarebbe stato il suo compleanno...

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... non fosse morto 33 anni fa.

Keith Moon, uno dei piu' grandi batteristi mai vissuti.

Barney

Where's Wall*E?

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Dalla serie di libri per bambini "Dove e' Wally?" a "Dove e' Wall*E?" il passo e' breve.
Cambia -ovviamente- il contesto. E cambiano i protagonisti :-)

Barney

21.8.11

Robe utili

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Code Academy fa quel che il nome dice: insegna a programmare. O almeno ci prova in maniera divertente.

Barney

Precorrere i tempi

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Qua forse si esagera...

Barney

13.8.11

Movie cliché infographics

Ve ne sono altri, altrettanto veri, nel sito cui si accede dalla figura.

Barney

11.8.11

P.Q.M.

  • Vi avevano detto che l’Italia sarebbe uscita dalla crisi prima e meglio di altri. Vi hanno dato “il malato d’Europa”, ed il commissariamento da parte dell’Unione europea e della Bce;
  • Vi avevano promesso (nel 1994) due aliquote Irpef, al 23 ed al 33 per cento. Non le avete avute;
  • Vi avevano promesso (pochi mesi addietro) tre aliquote Irpef, al 20, 30 e 40 per cento, finanziate con l’eliminazione parziale di alcune agevolazioni fiscali, per allargare le basi imponibili ed aumentare il gettito. Avrete l’eliminazione delle agevolazioni fiscali ed assistenziali per fare cassa, ma non le tre aliquote;

  • Vi avevano promesso quozienti familiari ed asili nido. Rischiate di avere un taglio lineare del 20 per cento sulle detrazioni per carichi familiari ed asili nido;
  • Vi avevano promesso liberalizzazioni, semplificazioni burocratiche e spinta alla crescita della produttività. Rischiate di avere lo spostamento sulle domeniche delle festività “non religiose”;
  • Vi avevano promesso l’”anarchia etica”. Vi hanno dato il sondino di Stato;
  • Vi avevano promesso liberalizzazioni e libero mercato incastonati nell’articolo 41 della Costituzione. Avrete limiti agli sconti praticabili sui libri;
  • Vi avevano promesso l’eliminazione degli ordini professionali. Avete avuto la controriforma dell’Ordine forense;
  • Vi avevano detto che il problema d’Italia era l’Unione europea. Oggi nei giorni pari vi dicono che è fondamentale che “La Bce compri i nostri titoli di stato“, in quelli dispari che la Bce e Draghi complottano per commissariare il governo italiano;
  • Vi avevano detto che l’evasione fiscale era giustificata dall’eccessiva pressione fiscale. Irridevano chi diceva che le “tasse sono bellissime”, perché servono a pagare servizi pubblici. Oggi si sono inventati il solve et repete e le campagne di pubblica gogna contro l’evasione fiscale;
  • Dicevano che Prodi era un gabelliere, per essersi inventato l’Eurotassa. Oggi parlano anch’essi di eurotassa e di “contributi di solidarietà”;

Per questi e moltissimi altri motivi (P.Q.M.), riteniamo opportuno rivolgere un appello a chi, in questo paese, ritiene di appartenere ad una destra liberale, moderna e modernizzatrice. E lo facciamo adattando  le immortali parole del più piccolo statista italiano del Ventunesimo secolo:

Rifate la vostra battaglia politica, la vostra battaglia valoriale, se ne siete capaci. Abbandonate al suo destino schifoso questa élite di merda. E lo dico alla destra perbene, quella politica e culturale. A quella per male, dico: vadano pure a morire ammazzati.

Da leggere, rileggere, stampare e ficcare in un orifizio a caso di quel vostro amico che ha votato aBbelluscone perche' gli altri erano peggio. Ma peggio di cosa? Di questo branco di idioti da sbarco, o di quella massa di COGLIONI che crede ancora alle loro puttanate?

Svegliarsi no, eh? Dio Nànos...

Barney

Giuoco di squadra

Ieri (maanche oggi, sino a domani :-)) Xkcd aveva questa stupenda striscia:

Password_strength1
Oggi commandlinefu se ne esce con questo post qua:

shuf -n4 /usr/share/dict/words | tr -d '\n'

[Generate an XKCD #936 style 4 word password]

4 random words are better than one obfuscated word

Questa e' classe, non c'e' niente da fare.

 

Barney

10.8.11

"Limit", Frank Schatzing. (Ed. Nord)

"Limit" e' molte cose differenti.

Limit
Per prima cosa, e' un balenottero da 1360 pagine. Schatzing ha abituato i lettori a mattonate oversize sin dal suo primo libro (il bestseller thriller-techno-ambientalista "Il quinto giorno"), quindi non c'e' molto da sorprendersi. Ne risente pero' la maneggevolezza del tomo, impossibile da portare in treno durante il tragitto casa-lavoro e relegato, quindi, a letture serali a letto, scomode e torcicolliche. Consiglio a Schatzing: se vuoi continuare a scrivere questi malloppi, pubblica solo ebook.
Poi, e' un concentrato di infodumps che "L'energia del vuoto" gli fa una pippa. E qui le informazioni che vengono scaricate sul lettore sono di due tipi: quelle tecniche sul mondo aerospaziale "vero", e quelle che riguardano argomenti classici della Science Fiction rispiegati ai lettori del romanziere tedesco, evidentemente poco avvezzi a queste cose. Siccome pero' sia l'industria aerospaziale che la SciFi sono mondi che frequento abbastanza da vicino, il risultato -per quel che mi riguarda- e' un buon 40% di libro di troppo. Se poi si aggiunge che la parte spaziale e' in gran parte la descrizione della regolite lunare e delle sue proprieta' schermanti-strutturali, mi viene quasi da segnare la lettura del romanzo come "lavoro" sui timesheet aziendali...
Ancora: e' un libro che cambia registro spesso, e che ambisce (e -almeno fino a circa 200 pagine dal termine- con discreto successo, va detto) a far confluire tre filoni narrativi -nettamente distinti in partenza- nella storia che tiene assieme il romanzo.
Infine, vi sono veramente molti esempi di colpi di scena seguiti da contro-colpi di scena e da contro-contro colpi di scena. Il tutto in poche pagine, a rendere veramente pesante la lettura: nessuno crede piu' a quel che succede, dopo la terza sequenza di colpi e controcolpi.

Il libro lo si puo' vedere come un cocktail composto da 1/3 di Arthur C. Clarke, cui si deve tutta la parte iniziale basata sull'ascensore gravitazionale (Reference Document: "Le fontane del Paradiso"), 1/3 di William Gibson, che va ringraziato per almeno l'80% della sottotrama "cinese", piena di hacker, di computer semi-senzienti, di ologrammi e di feroci serial killer psicopatici (Reference Documents: "Monna Lisa cyberpunk", e -soprattutto- "Luce virtuale"), 1/6 di Cormac McCarthy + 1/6 di James Ellroy (Reference Documents: per CMcC "Non e' un paese per vecchi", per JE "American tabloid"), una spruzzatina di Frederick Forsyth (Reference Document: "Il quarto protocollo"), ghiaccio a piacere e frullare ben bene. Aggiungere le classiche du' ulivine e bere diaccio marmato sotto un ombrellone, d'agosto. Poi mi rammentate di sicuro.

La trama, molto succintamente e senza troppi spoiler (quelli che abbastano per far capire di che stiamo a parlare, e ci state larghini): nel 2025 un visionario industriale britannico riesce a costruire -su un'isola piazzata esattamente all'Equatore, ma che ve lo dico a fare? E' logico!- un ascensore gravitazionale. Come contrappeso, in GEO, viene realizzata una stazione orbitale che funge anche da centrale operativa per le operazioni di estrazione di Elio3 dalla superficie lunare. L'Elio3 viene ovviamente impiegato nelle centrali a fusione inventate -c'e' bisogno di dirlo?- dallo stesso genio britannico, e altrettanto ovviamente le compagnie petrolifere stanno collassando.
Una organizzazione segreta (Hydra, pare la Spectre di JamesBondiana memoria...) non trova di meglio che organizzare un attentato sulla Luna, anzi gia' che ci sono progettano DUE attentati; ma sulle loro tracce, per motivi di sfiga clamorosa/di congiunzioni astrali irripetibili, si mette un detective informatico americano trapiantato a Shangai...

Finale telefonato qualche centinaio di pagine prima dell'"the end", che serve a giustificare una serie di palesi incongruenze nella trama e a far sembrare dei coglioni i protagonisti, e in minor misura il lettore.

Altre cosette sparse qua e la:

  1. al termine (??!!!) del libro ci sono DIECI PAGINE con nomi e ruoli di tutti i protagonisti del romanzo;
  2. si scopre che sulla stazione spaziale non mangiano fagioli e cipolle perche' altrimenti le scorregge puzzerebbero;
  3. si scopre che fare sesso in assenza di gravita' non e' facilissimo, e quindi i letti hanno delle cinghie per bondage (ma non ci sono le manette...);
  4. Si rimane sorpresi dallo scoprire che in italiano "botnet" si traduce "botte per il vino". Per chi non conoscesse il significato di botnet: ve lo cerco io su Google :-). Qui c'e' da sottolineare che la colpa potrebbe essere tutta delle due traduttrici dal Crucconese all'Italiano, ma vai a sapere te...;
  5. si assiste ogni tanto a una strage efferata/catastrofe seminaturale/altro a caso; eventi che hanno tutti un unico scopo: sfoltire il numero di attori sul palcoscenico, veramente esagerato (si veda infatti sopra il punto 1);
  6. si scopre (in rete) che Schatzing e' un idolo per i grillini (e i tunninari, forse). Solo questo motivo sarebbe sufficiente per mandare al rogo la sua opera omnia;
  7. secondo il mio modestissimo parere, Schatzing e' di un prolisso che gonfierebbe i maroni a Giobbe, ma potrei pure sbagliare, sia chiaro.


Giudizio sintetico: leggersi i Reference Documents invece del romanzo potrebbe essere piu' divertente. Sicuramente piu' formativo.


Barney

9.8.11

Book lovers never go to bed alone

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Sottoscrivo il titolo della foto, e plaudo a questo sistema di commercio vetero-luddista.

Barney

8.8.11

Tasting The Rainbow :-)

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Si puo' anche solo guardare le foto, senza leggere.

Barney

Ma va'? Ma chi l'avrebbe immaginato?

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Da non credere (si, ciao...)! Pare che Defkalion -l'azienda Greca che avrebbe dovuto produrre l'impianto da 1MW "a fusione fredda"- sia stata cacciata via dal bisnès direttamente da RossiFumi, per motivi imprecisati.
La cosa -ce ne fosse stato bisogno- fa pendere la storia verso il lato-fuffa carpiata.

Barney

7.8.11

Consigli per gli acquisti: Una Citta', rotocalco bimensile

"Una Citta'" e', molto semplicemente, la migliore rivista in Italia da molto tempo. E' un bimensile stampato a Forli' in grande formato e in bianco e nero, e ogni numero e' una raccolta di interviste a persone "normali", che raccontano spesso la vita di tutti noi.

L'abbonamento annuale costa solo cinquanta Euro, e permette anche l'accesso al giornale in .pdf. Dall'ultimo numero ho estratto due interviste diversissime ma altrettanto interessanti. Nella prima si parla di rifiuti, di raccolta differenziata, di come mai Napoli e' nella situazione in cui e'. E lo si fa parlando di Portici:

Portici.pdf Download this file
La seconda presenta un mestiere quasi scomparso: il progettista e realizzatore di stufe:

fumista.pdf Download this file

 

Barney

5.8.11

Notizie stagionali: gli squali assassini

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Si, ma assassini quanto? Nel simpatico articolo linkato sopra si da la risposta, che e': "molto, molto meno degli ippopotami".
Ed e' solo un esempio...

Barney

4.8.11

Prima legge dei Pendolari Vs. Murphy's Law: Epic FAIL

L'altro giorno ho avuto l'ennesima prova -ce ne fosse stato bisogno- che contro la legge di Murphy non c'e' alternativa che tenga. Nemmeno la potentissima "prima legge del pendolare", che recita testualmente:

"Devi sempre prendere il primo mezzo in partenza verso la tua destinazione"

puo' qualcosa contro:

"Se qualcosa può andar male, lo fara'"

Torniamo all'altro giorno, per dimostrare l'enunciato del titolo.

Non avevo particolari orari da rispettare, ma comunque ho preso l'autobus di sempre, che nove volte su dieci mi porta alla stazione in anticipo di ben cinque minuti, e in tempo perfetto per il treno delle 17,50. Ovviamente quel giorno l'autobus riesce ad accumulare quasi dieci minuti di ritardo su una tratta da otto, e ovviamente perdo il treno. Niente di preoccupante, c'e' quello delle 18,20 che mi aspetta puntuale sul binario 2. Ci salgo, e il treno parte all'orario corretto, come un cucu' svizzero.
La prima tappa e' a pochi minuti dalla stazione centrale, e viene raggiunta ancora in orario. Poi, senza alcun motivo noto, il treno muore. Non da' piu' segni di vita sino alle 18,50, quando il capotreno ci avverte (bonta' sua) che -per un guasto tecnico- il treno avra' un ritardo imprecisato.
"Ritardo imprecisato" per un pendolare equivale a "Sauron" per Frodo Baggins, quindi -tra una selva di moccoli creativi e di insulti con rincorsa ai ferrovieri- molti passeggeri si sono riversati fuori, sulla banchina, a decidere cosa fare. Per un caso fortunato l'annuncio maledetto e' stato dato a cinque minuti esatti dal transito del treno successivo, che in effetti s'e' presentato in splendido orario sul binario parallelo al nostro.

Che fare?

"Ritardo imprecisato" ha un significato preciso, su un treno italiano: "Sai una sega te quando riparte questo barroccio!". E la tentazione del treno sul binario parallelo era grande... Ho riflettuto venti secondi, poi mi sono precipitato verso il sottopassaggio. Quando sono sbucato in superficie, ho visto che meta' dei miei compagni di viaggio aveva avuto la mia stessa idea, ma l'aveva messa in pratica "all'italiana", oltrepassando la linea gialla e scavalcando bellamente i binari. Insomma: un esodo biblico si e' compiuto, dal treno con "ritardo imprecisato" al treno in orario, e con i motori accesi.
Dieci secondi per sistemarmi su un sedile faticosamente conquistato, e con la coda dell'occhio avverto un movimento sul binario accanto.

Mi volto, incredulo, in tempo per godere della vista del treno che era "tecnicamente guasto", e che adesso invece -Dio Nanos!- sta prendendo velocita', tetragono a tutti i miei dubbi e alla incredulita' che mi abbassa la mascella di trenta centimetri buoni. La mia reazione e' stata una sequela di commenti sulle stimmate finte di Padre Pio (probabile pedofilo e molestatore di pie donnine, oltre che truffatore seriale. E ci state anche larghini, giu'), e una -come dire?- polemica con il capotreno del mezzo sul quale mi trovavo, che meno male non aveva idea di cosa fosse un Bonobo, altrimenti si sarebbe forse offeso. Chiaramente la mia reazione e' stata quella piu' posata, visto che alcuni ragazzi hanno letteralmente preso d'assalto la cabina del manovratore con l'intenzione di ripristinare l'usanza dei sacrifici umani a Cthulhu per impalazione.
Tutto questo, oltre a causare scompiglio e rumore, e' parso avere effetto pure sul treno traditore, quello che avrebbe dovuto soffrire un "ritardo imprecisato" (e ricordo che l'annuncio era stato dato solo dieci minuti prima...): il mezzo s'e' infatti fermato, tra il giubilo e le grida belluine dei pendolari incazzati, poche decine di metri piu' avanti.

Ma la gioia, e la speranza di altri sacrifici al dio tentacolato, si sono infranti immediatamente, visto che il maledetto aggeggio s'e' rimesso in moto e ci ha lasciato li' a moccolare con un palmo di naso.


Smaltita la rabbia -e accumulati altri venti minuti di ritardo per motivi oscuri- sono iniziate le recriminazioni e i commenti tra passeggeri.
L'ultima parola l'ha avuta una ragazza, che ha cercato di rincuorare noi poveri irrisi e sbeffeggiati dai seguaci di Mauro Moretti citando la prima legge del pendolare: "Oh, d'altra parte, che dovevate fare? C'era un treno in partenza, e avete preso quello!".


Si, ma il treno in partenza non sapeva dell'esistenza di Arthur Bloch.

La morale e' semplice e banale: mai -MAI- mettere in dubbio la potenza di Murphy.


Barney

Public perception of Science

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Mhhh... Si, ha un senso!

Barney

3.8.11

Servizi sociali - The science and magic of beer

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La birra spiegata dal punto di vista sociale e "tecnico". Sarebbe sicuramente meglio da tutti i punti di vista leggersi "I maestri dell'orzo", http://it.wikipedia.org/wiki/I_Maestri_dell%27Orzo, fumetto che chi non ha letto dovrebbe procurarsi in un prossimo futuro, ma non posso certo linkare l'intero libro...

Barney

1.8.11

It’s Official: IE Users Have a Lower IQ! » SitePoint

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Eh, io qualche giorno fa l'avevo gia' dato per sicuro (http://panofski.posterous.com/are-internet-explorer-users-dumb); adesso c'e' la conferma della ScienZa, come direbbe Zichichi. Stupefacente come invece non ci sia una correlazione simile per quel che riguarda Camino, ma vedrai e' questione di analizzare bene i dati.

Barney

Sblinda la supercazzola come se fosse Antani e brematura a destra (forse)

Mi spiace non poter essere equilibrato, ma porca miseria: ascoltando questo spiegone, oltre ad "Amici miei" mi viene in mente soltanto il famoso venditore di Elisir di Giovinezza di Edgar Lee Masters, si' mirabilmente cantato anche da Faber. Oppure -il che e' peggio- la fantastica imitazione di Guzzanti di un disperato Tremonti cui i conti non tornano, mai.

Anyhow, ecco a voi Andrea Rossi che racconta quanta roba esce dall'E-Cat. In termini di sbirigunzoli toltechi, mi par di capire...

Barney

A Smarter Food Label

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Un nuovo sistema di etichettamento proposto da studenti di Berkeley, che a me pare interessante e intelligente. D'altra parte, si sta parlando di studenti di Berkeley, mica pizza e fichi...

La competizione qui:
http://berkeley.news21.com/foodlabel/what-were-doing/

Barney