28.10.12

Tolleranza zero, quando una minoranza sfrange i maroni con la macina di granito

Penso d'essere una persona tollerante e democratica, almeno in generale (lascio da parte argomenti topici come il basket, i fumetti, la musica e la letteratura contemporanea. Li' dimostro quanto si possa esser talebani senza nemmen pagare pegno a un dio a piacere).

Penso anche di essere ragionevole: per dire, non mi arrogo mai il diritto di imporre qualcosa a qualcuno (i leghisti sono esclusi dal conto, i fascisti pure. Ma si parlava di persone, no?), e cerco nei limiti del possibile di comprendere -dialogando- le ragioni di tutti: vegani, rifondaroli, omosessuali, pastafarianisti e testimoni di Geova. A patto che queste categorie non vogliano imporre a me il loro pensiero; che viene facile da capire il perche' se uno ha a mente gli omosessuali, ma anche i testimoni di Geova potrebbero risultare nefasti nel caso volessero NON farti fare una trasfusione di sangue quando ne hai bisogno, no?

Bene, questo per dire che cerco di venire incontro alle idee e alle esigenze degli altri.

Pero'.

Pero' -porca puttana maiala e dio nànos come se fosse antani- a volte le minoranze mi fanno diventare nazista. E esplorare nuovi orizzonti lessicali per le bestemmie.

Un esempio e' quel che e' successo stamani. Stamani nella mia citta' si correva la -dio mi perdoni- maratona.

Che gia' io non capisco chi corre per ore senza alcun motivo plausibile, ma -per quanto esposto sopra- oltre che commentare acido e assorto non faccio: chi vuole sudare come un porco tutti i giorni con i calzoncini attillati e le cannottiere traforate da frustone, liberissimo di farlo.

A patto che.

A patto che non mi imponga lunghe e fantasiose vie alternative per raggiungere il posto dove devo andare, perche' la strada principale e molte di quelle limitrofe sono bloccate per la maratona. Ovviamente, a ore diverse, a realizzare un incastro di coincidenze e di divieti che solo una luuuuunga deviazione ti permette di scavalcare.

Che e' quello che e' successo stamani: preso a tradimento (m'importaunasega della maratona, e nessuno mi ha avvertito delle deviazioni) son partito per arrivare a casa dei suoceri, e nei pressi dello stadio cittadino ho visto una macchina dei vigili con i lampeggianti accesi, che bloccava il traffico. Stavo gia' inveendo mentalmente contro il calcio quando ho realizzato che la macchina bloccava l'accesso oltre lo stadio, non verso di esso. E m'e' sovvenuto della stramaledetta maratona.

La povera vigilessa addetta al posto di blocco, da me interrogata sul come stracazzo potessi raggiungere la mia meta, ha strologato d'una strada veramente incredibile, che avrebbe piu' che raddoppiato il tragitto. Ho deciso di fare di testa mia, e al successivo posto di blocco ho evitato di seguir le indicazioni del carabiniere di turno e mi son fidato della mia conoscenza delle zone, riuscendo a superare indenne (al netto di qualche moccolo per ulteriori blocchi sulla via) la corsa, e a raggiungere quasi in orario la mia meta.

Ora, sento gia' qualche adepto dell'overdose da acido lattico che intona i suoi tipici lai strappacogliolacrime "Eh, cazzo, ma che ti lamenti di una cosa che ti disturba per un solo giorno l'anno?", come se la durata del disturbo e non il disturbo in se fosse importante. Come quelli che minimizzano le stragi dicendo "si, ma dai... solo sette morti!". O i cacciatori, che si arrogano il diritto di fare come cazzo gli pare, ma "solo per pochi mesi l'anno!".

Insomma: per qualche migliaio di persone (ad esser generosi) s'e' sconvolta la mattinata di un numero almeno un ordine di grandezza superiore. E protestare per questo non e' intolleranza, ne' mancanza di democrazia, anzi: esattamente l'opposto.

Perche' vorrei vedere i simpatici maratoneti come reagirebbero alla giornata del lancio continuo a tradimento del raudo fistione davanti alle loro finestre . Un solo giorno l'anno, eh?

Mica vorreste negare la liberta' di lancio dei raudi fistioni ai dodici appassionati presenti in Italia, no?

Si? Beh, allora siete davvero dei fascisti intolleranti!

 

Barney

 

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