24.4.11

E' morto un gu-uru, all'ospeda-ale...

Stamani c'a' lasciato questa cattiva imitazione di Napo Orso Capo:

Sai_baba1
E' morto, insomma, Sai Baba.

A parte l'umana pieta' per chi stianta, che m'e' sempre difficile evitare, sono sollevato e felice perche' dieci milioni di persone la smetteranno di essere prese per il naso da questo prestigiatore da quattro soldi, famoso per le materializzazioni di collanine da pellerossa che s'era prima nascoste in bocca, per le polverine magiche che gli uscivano dalle dita perche' (e' ovvio...) ci se l'era messe prima e per altre stronzate da baraccone tra cui la levitazione. No, diobòno: c'e' gente che crede che Sai Baba levitasse davvero, dimmi te se questi vi' poi devano votare!

Sai Baba ci lascia dopo avere preso per il culo anche George Harrison, e altri soggettini d'un certo peso (tra i quali Steven Seagal, ma a lui non mi permetto assolutamente di dire che e' un coglione da sbarco, anzi. Sicuramente Steven aveva le sue bònissime ragioni per seguire Sai Baba).

E ci lascia con un patrimonio stimato in QUATTRO MILIARDI di Dollari.

A dimostrare che Lafayette Ronald Hubbard c'aveva visto giusto quando -dopo non esser riuscito per l'ennesima volta a vincere il Premio Hugo- dichiaro: "Basta... Per diventare ricco mi tocchera' inventare una religione". Scientology (TM e Copyright) e' li' a dimostrare che il pessimo scrittore di SciFi aveva ragione.

 

Barney

 

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