14.4.11

Untitled


Serata Yuri Gagarin passata nei dintorni di Stoccarda, a Boblinger, in una simpatica birreria artigianale stracolma di gente. Il posto si chiama Wichtel, e merita una visita non solo per l'ottima Pils e la straordinaria Weizen scura (si noti che a me la Hefeweizen chiara fa assolutamente schifo, per cui questa deve essere particolarmente buona...), o per il cibo che e' buono, ma niente di straordinario.

La vera attrazione del locale e' senza dubbio la cameriera, Gaga. I suoi tempi di reazione mi sono parsi ottimi, ma c'e' di meglio (da dire comunque che davvero il posto era pieno all'inverosimile); la memoria ha dato subito l'impressione di essere straordinaria (occupavamo in 15 due tavoli, e non ha mai cannato una consegna); la sopportazione di un branco di ingegneri (escluso lo scrivente) multinazionali reduci da una giornata passata a disquisire amabilmente di missioni di esplorazione spaziale, sistemi di propulsione, reattori nucleari e altre amenita' del genere dava la cifra dell'esperienza e dell'abnegazione teutonica.Un mezzo punticino l'ha perso quando ha cercato di spiegare cosa fosse una roba dal nome impronunciabile e dal tasso alcolico dichiarato di 36°, che poi s'e' rivelato un distillato di prugne; l'ha subito recuperato spiegandoci che in realta' la frutta usata era di due tipi.

Ma lo spettacolo e' arrivato al momento di pagare il conto. Non tanto per il conto in se, ma per la richiesta che terrorizza qualsiasi ristoratore in questi casi: "Ci puo mica fare QUINDICI fatture separate? Grazie, eh?".

Il mio sommesso suggerimento e' stato: fai la somma, dividi per 15 e stampa 15 ricevute uguali, chissenefrega di quel che ha preso ciascuno. Ma mi rendo conto che una proposta del genere fatta a un tedesco somiglia a sputargli in un occhio cantando "Lili Marlene": come e' solo pensabile che uno che ha preso UN solo boccale di birra paghi anche una parte del mio secondo boccale?
Gaga non s'e' persa d'animo: ha preso il totalone delle consumazioni, un minuscolo foglietto di carta, una matita e uno sgabello, e ha iniziato a interrogare ad uno ad uno gli astanti su cosa avessero mangiato/bevuto (ovviamente le risposte erano per lo piu' in inglese, o venivano fornite con rappresentazioni di mimo danzato molto pittoresche). Ottenuta in qualche modo l'informazione, la cameriera scriveva la cifra sul minuscolo foglietto, depennava una voce dal totalone stampato, faceva la somma, riscuoteva il dovuto e passava ad altra vittima da interrogare.

Dopo il secondo interrogatorio il foglietto era oramai scavato e annerito dalla mina che nemmeno un campo arato in novembre.
E' quindi passata a scrivere con il lapis direttamente sul totalone, saltando gli spazi gia' riempiti in una maniera difficile da spiegare se uno non l'ha vista agire, ma assolutamente affascinante. I due prima di me hanno osato chiedere se era possibile pagare con carta di credito. Oviamente la risposta e' stata "Yahowl!". Intascato il pezzetto di plastica, Gaga e' sparita nei meandri della birreria. Quando tutti la davano per scappata alle Maldive con la carta di credito del malcapitato di turno, la Ninjia della ristorazione se ne e' tornata con: la carta di credito, la ricevuta di pagamento con carta di credito, tutte le ricevute dei pasti pagati sin li', consegnate direttamente ai diretti interessati.

Alla fine, gli rimaneva in mano UN solo biglietto.

Me lo schiaffa sotto il naso e fa: "E tu hai preso: una birra da 0,50, una da 0,30, un bratwurst e una Slivowitz. Fanno 13,90 Euro,Danke".

 

Figura 1. La Cameriera Ninjia appunta il lapis prima di fare il conto.

Beh, cristo: io avevo iniziato a dire "Fantastic!" quando era tornata con tutte le ricevute, poi ero passato a "Incredible!" quando le smazzava a destra e a manca... Sono rimasto senza parole.

Alla fine della serata ha raccattato solo dal nostro tavolo 15 Euro di mancia.

E poi, cavoli: era la Yuri's Night e c'ha servito Gaga!


Barney

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