29.4.11

Le cose serie dalla vita: i playoff NBA

Lasciamo per un attimo da parte le cazzatelle della politica nostrana e gli sport da bimbi scemi (compresi il calcio, le bocce e il biliardo all'italiana), e parliamo (io e l'omino del mio cervello, intendo) di basket. Siamo quasi alla definizione delle semifinali di conference, quindi possiamo fare (sempre l'omino del cervello e me medesimo) il punto della situazione.

Iniziamo dalla costa ovest: l'unica incertezza al momento (ed e' l'unica incertezza in generale) e' se i Grizzlies ce la faranno a schiantare gli Spurs, oppure San Antonio ruiscira' ad allungare il brodo. Per me i bianchi sono gia' morti, ma l'esperienza e' dalla loro parte e aspettiamo stanotte per una prima verifica delle mie capacita' divinatorie. Chi vince -secondo l'omino del mio cervello Memphis- va a giocarsela con Oklahoma, vittoriosa sui Nuggets di un ottimo Gallinari. E andra' a perdere 4-1 contro Durant e soci. Altra semi: i Lakers hanno sbancato per la seconda volta la New Orleans di Chris Paul e Marco Belinelli e hanno vinto la serie 4-2. Belinelli buono dopo le prime due partite, e Hornets ottima squadra con ottimo allenatore. Un solo numero per chiarire il perche' del risultato finale: Okafor -il pivot di New Orleans- ha segnato 6,2 punti in media quando sul campo aveva Bynum davanti. Se il pivot titolare di LA era in panca, magicamente Okafor saliva a 14,4 di media (??!!!). Andrew Bynum, assieme a Ron Artest, e' il fattore che puo' decidere quanto avanti andra' LA: se Kobe segna almeno 20 punti a partita, e Gasol gioca come sa (cioe' da incrocio tra guardia forte e pivot posizionato in post basso), il resto viene facile da Lamarvellous e Brown, ma senza Bynum sotto le plance non si va molto lontano. Io dico comunque LA abbastanza facile (4-1), anche perche' si gioca contro i pipponi di Dallas. A me Dallas fa schifo, e Nowitzki peggio che schifo se non si fosse capito. Una squadra di inutili mezze seghe, cosi' le definisce l'omino del cervello.

A est abbiamo una finale anticipata tra Boston e Miami. Io tifo i verdi per riavere LA finale Lakers - Celtics, ma anche perche' Miami e' tutto fuorche' una squadra di basket (Wade e James assieme a Bosh, e va bene. E poi? Il NULLA), e l'allenatore -un bimbominkia che ha un nome assurdo che non sto nemmeno a scrivere perche' di sicuro lo sbaglio. Ma cazzo, e' colpa sua!!!- sta sui coglioni a mezzo mondo per il semplice fatto di non avere dominato una stagione dopo che gli hanno comperato praticamente tutti quelli disponibili sul mercato. I verdi hanno la squadra dei sogni: Rondo in regia che un paio di partite fa ha fatto registrare una tripla doppia con -mi pare- ventiquattro assist e' una sicurezza. Ray Allen ha fatto partite con 8 su 11 da tre, e ciao a tutti, e poi c'e' the Truth, che adesso viaggia a suon di trentelli a partita. Metteteci KG (che secondo me e' la migliore ala grande del mondo) e possono pure giocare in quattro. Ah, dopo Phil Jackson c'e' Doc Rivers, come migliore allenatore del mondo, e cosi' chiudiamo la presentazione di Boston. Semifinale due tra i dominatori a sorpresa della stagione regolare, i Bulls di uno straordinario Rose, e gli Hawks. Dico Chicago ma seria assai combattuta.

Non ne azzecchero' nemmeno una, e' evidente, ma intanto ho fatto divertire l'omino del cervello. Tutti gli errori sono colpa sua, e' evidente: d'altra parte, sono o non sono italiano?

 

Barney

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