S'e' letto/ascoltato/vistointivvù, in queste ultime settimane, un par di notizione coi controcazzi che riguardano una delle maggiori espressioni culturali italiane degli ultimi trent'anni o giu' di li', uno che ha addirittura pubblicato anche dei libri, non so se rendo l'idea della dimensione artistica. Che no, non e' di trenta centimetri, sia chiaro...
L'oggetto di tali attenzioni da parte dei media e' Vasco Rossi, e le imperdibili chicche che i nostri giornalisti ci hanno propinato sono:
- Vasco ha un canale Youtube sul quale carica tutte le stronzate che gira con una telecamerina da quattro soldi. Il canale ve lo cercate da soli se interessati, perche' non ho con me la scorta di antiemetici (cit. Ispettore Bloch, in un qualsiasi numero di Dylan Dog).
- Vasco vuole smettere di cantare live perche' e' vecchio.
Dopo avere commentato queste illuminanti informazioni come meritano ("Estigranquaatzi!"), rimando alle note di Sassicaia Molotov sulla questione, note che sottoscrivo appieno ma piego al mio volere argomentando con esempi a me piu' vicini.
Sassicaia, dopo avere distrutto la nomea di -scusate il termine- rocker del Blasco da Souncazzoiodovee'nato si sofferma sul fatto che il Rossi de noantri non ha nemmeno sessant'anni, e gia' frigna come una vecchietta gobba e sdentata che non ce la fa piu'. E attorno a lui gente che ha piu' anni sulla groppa e infinite litrate di sostanze stupefacenti in piu' nelle vene se lo sogna di smettere. E -cosa ancor piu' sconvolgente per il tritacoglioni avvinazzato della Romagna- canta e suona ancora alla stragrandissima in giro per il mondo.
Vorrei aggiungere all'elenco di Sassicaia almeno tre o quatttro nomignoli a caso:
- David Bowie
- Neil Young (qua siamo quasi alla presa per il culo con maniglia, perche' ha "giovine" scritto nel cognome, e vaschino glielo puppa due volte)
- Roger Daltrey
- Pete Townshend
Questa gente suona e canta come se avesse trent'anni, e spesso succede che persone cosi' stiantino in tour, per dire che si divertono a suonare e a far divertire la gente. E' la loro vita.
Ma al nostro Blasco gli s'e' ammosciato il pomo d'Adamo, e quindi dice che smette. Io spero che almeno lui mantenga la parola, o che non invochi il "M'hanno frainteso!" che va tanto di moda di questi tempi, cosi' ce lo togliamo dalle palle almeno per quel che riguarda i concerti dal vivo. Poi, se ne vuole organizzare uno dal morto, potremme anche risultare interessante, magari apre un filone nuovo e fa breccia pure tra le beghine di paese. Chissa'?
Io, da parte mia, non posso che chiudere con Pete e Roger che suonano da sessantenni suonati all'intervallo del SuperBowl 2010, supportati dal magistrale Zack Starkey, figlio di Ringone Starr.
Blasco? PUPPA!!!!!
Barney