Oltre a Silvio e le sue balle quotidiane sparate a coppiole finche' non diventan dispari, l'attenzione dei media in questa settimana e' catturata dal montare inarrestabile dei casi di pedofilia da parte di preti e prelati vari in giro per il mondo.
Ora, secondo me e' inutlie per il Papa o la CEI sbraitare che loro non coprono nulla, e che i casi sono isolati.
In realta', la copertura da parte delle alte sfere vaticane e' la regola in casi del genere. In Italia lo scandalo non e' ancora uscito nella sua interezza sui media, ma basta fare una ricerchina sulla Rete,e si scopre che nella sola Toscana ci sono almeno tre casi eclatanti di preti accusati da decine di persone (a volte, purtroppo per anni) e "trasferiti altre comunita', affinche' la gente che li accusava non avesse piu' a ricordarsi di cio' che aveva subito. Vien da se che in molti casi il trasferimento del prete comportava -vedi tu i casi della vita- il trasferimento dei casi di pedofilia.
In sostanza, la Chiesa si è arrogata il diritto di sostituirsi allo Stato nel giudicare comportamenti di una rilevanza penale assoluta. E questo è il primo problema enorme che però è specifico del nostro paese.
Il secondo viene fuori quando un Gesuita, Federico Lombardi, spiattella i freddi numeri dei casi di pedofilia tra i preti e quelli tra i laici, per concludere che i secondi sono almeno UN ordine di grandezza in più dei primi. Beh, ragazzi: capisco che la scienza sia una roba del dimonio, ma quando si tirano fuori i numeri, sarebbe il caso di fare due controllini. Qualcuno ha fatto due conti, usando i numeri di Lombardi. Spero non stupisca nessuno il fatto che i risultati percentuali dimostrano come i casi di pedofilia tra i preti sono QUATTRO VOLTE di più che tra la gente "normale".
Ora, fossi io il Papa mi chiederei se c'è una spiegazione razionale al fenomeno (ma può un Papa chiedersi se esiste una spiegazione razionale ad un fenomeno? Boh...).
Inizierei a verificare se tra i Rabbini, o tra i Pastori protestanti c'è la stessa incidenza di pedofili che tra i preti, poi -nel probabile caso in cui tali percentuali siano significativamente differenti- mi chiederei se (a parte il libro sacro di ciascuna religione) ci sono differenze eclatanti tra le tre categorie.
A me ne viene in mente subito una:
I Rabbini e i Pastori protestanti si sposano. I preti no.
BP