La fotografia e' un mezzo incredibilmente versatile per raccontare storie. Sta alla pittura come il fumetto sta al romanzo: non un'arte minore, ma qualcosa di alternativo... di diverso, di probabilmente piu' popolare e quindi percepibile da una platea piu' vasta.
Se il fotografo e' consapevole che il medium e' altro rispetto alla tela o alla scultura, la fotografia rappresenta un mezzo potentissimo per far vedere con altri occhi la realta'. Esattamente come quando il disegnatore non vuole scimmiottare Dostojewsky: leggetevi Spiegelmann, Thompson, Miller, gustatevi qualsiasi cosa abbia scritto e fatto disegnare Alan Moore e avrete un'idea di cosa voglio dire.
Ma volevo parlare di Christopher Churchill, adesso, e del sua bellissimo "American faith". E' un racconto per immagini in bianco e nero di tutto quello che e' fede negli USA: dalla autopsia dei presunti alieni di Roswell ai visitatori di Graceland vestiti come il dio Elvis, a improbabili cappelle ricavate da chioschetti-bar.
Television at service, Chocoloskee Island, FL. (C) Christpher Churchill, 2005Uno spaccato vero e iperrealista di una nazione che e' tante nazioni.
Una testimonianza che e' veramente arte.
Barney
Nessun commento:
Posta un commento